Lo scorso 31 gennaio il Consiglio di Stato ha approvato la proposta per la creazione del nuovo Comune denominato “Verzasca”, derivante dall’aggregazione fra Brione Verzasca, Corippo, Frasco, Sonogno, Vogorno e i territori di Valle di Cugnasco-Gerra e Lavertezzo. Il Governo ha fissato per il prossimo 10 giugno la data della votazione consultiva: in caso di esito favorevole, il nuovo Comune sarà operativo in concomitanza con le Elezioni cantonali della primavera 2020.
Le aggregazioni nelle Valli
Le esperienze finora maturate con le aggregazioni nelle Valli risultano molto positive: ecco quindi finalmente giunto il momento per i cittadini Verzaschesi di dotarsi di un nuovo Comune, solido nella sua struttura e nella fornitura di servizi, in un territorio esteso e fragile come in altre zone periferiche.
Le piccole realtà comunali sono sempre più confrontate con la difficoltà di trovare le persone disposte ad occuparsi di politica locale e di disporre delle risorse necessarie per assolvere i compiti loro attribuiti, con il rischio di indebolire ulteriormente una situazione di per sé già precaria invece di poter fornire impulsi utili e proattivi nell’interesse dell’intera regione.
L’aggregazione del comparto limitato alla sola Valle risponde agli obiettivi cantonali in materia di riforma dei Comuni, permettendo di costituire un’unica entità istituzionale con una popolazione complessiva comunque di soli 850 abitanti, ma contraddistinta da caratteristiche territoriali e funzionali omogenee sull’intero comprensorio.
Il nuovo Comune dovrà inoltre avere la forza di assumere un ruolo trainante coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio, sia pubblici che privati.
Le risorse quali ricchezza
La sfida sarà quella di impiegare le risorse per concretizzare tutte quelle iniziative utili a rafforzare l’attitudine del comprensorio, basata sulla qualità di vita, l’attrattività residenziale e turistica, valorizzandone il paesaggio e la storia e promuovendone i progetti di sviluppo territoriale con ricadute a favore dell’economia locale.
Il nuovo Comune dovrà quindi rispondere in modo efficace e puntuale ai bisogni della popolazione .
Per la nascita del Comune “Verzasca”, il Consiglio di Stato ha confermato la volontà di sottoporre al Gran Consiglio un messaggio che prevede contributi finanziari complessivi per 18 milioni di franchi, di cui circa 1,3 milioni quale indennizzo a favore del futuro Comune di Lavertezzo rispettivamente 0,5 milioni di quello di Cugnasco-Gerra. A Lavertezzo è inoltre previsto un ulteriore contributo di 2,6 milioni di franchi quale risanamento della frazione del Piano.
Un Ticino competitivo per le sfide future
Con il mio Dipartimento e con questo approccio, intendo consolidare il Ticino moderno in modo da garantire un assetto istituzionale vieppiù al passo con i tempi.
Questa visione diventerà realtà solo se fondata su Comuni solidi e soprattutto autonomi. Non possiamo più permetterci un Ticino frazionato, litigioso e legato a ormai superati campanilismi.
Le aggregazioni comunali non annullano le ricchezze date dalle piccole peculiarità (che al contrario vengono maggiormente valorizzate) e non cancellano le realtà locali, ma servono a rendere più consistenti e strutturati i comuni nel loro ruolo di motori dello sviluppo cantonale.
Il Cantone, per affrontare le sfide future nel contesto federale e transfrontaliero deve essere ben strutturato.
Dobbiamo portare avanti il progetto del Ticino di domani, così come si prevede nel Piano cantonale delle aggregazioni.
Un Cantone equilibrato, in grado di rafforzare le proprie realtà urbane e periferiche, le sue particolarità e le sue ricchezze storiche, culturali e naturalistiche.
Come Direttore del Dipartimento delle istituzioni sono convinto che il Comune “Verzasca” saprà fornire servizi di qualità alla gente, promuovere progetti e idee che diano un nuovo valore aggiunto all’intera Valle.
I Verzaschesi, con la caparbietà e la tenacia che li contraddistingue, questa volta sapranno cogliere – ne sono certo – l’importante opportunità.