Da www.laprovinciadicomo.it
Il presidente del Consiglio di Stato ed esponente della Lega dei Ticinesi dopo la protesta dei sindaci per riaprire la dogana di Lanzo
I sindaci della Val d’Intelvi lunedì 11 maggio si sono appellati al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per favorire la riapertura del valico di Valmara (Lanzo Intelvi). Martedì 12 maggio è arrivata anche la presa di posizione del neo presidente del Consiglio di Stato e leader della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi. «La situazione è conosciuta e i canali diplomatici sono attivati – sottolinea il neo presidente del governo di Bellinzona – Personalmente ritengo ancora prioritario garantire ancora la sicurezza (e dunque i controlli) a favore dei lavoratori tutti, siano essi ticinesi o frontalieri. E visto che per fare i controlli occorre il personale, l’amministrazione federale delle dogane – unica competente in materia – deve fare delle scelte, che hanno portato già ad un buon numero di aperture e conseguente riduzione dei disagi». Il presidente del Consiglio di Stato afferma inoltre che «allungare il percorso come capita ai cittadini della Val d’Intelvi per raggiungere il posto di lavoro in Ticino può essere penalizzante, ma comunque sopportabile, tenuto conto del contesto nel quale stiamo operando». Il concetto di fondo, su cui pone l’accento Gobbi, è che «quella in essere è una situazione transitoria, dovuta a questa emergenza ed al pericolo di un ritorno di contagi». Da qui l’appello ai frontalieri ed agli amministratori intelvesi: «Meglio andarci cauti ed essere pazienti». Intanto Berna ha fatto sapere che i controlli alle frontiere verranno allentati.