Dopo la serie di furti, nuova strategia concordata con il Cantone. Inquietudine e insicurezza. Sentimenti palpabili, negli ultimi mesi, in Val Verzasca e, soprattutto, in alcuni Comuni del Piano di Magadino. Ad esserne la causa, un’impennata della microcriminalità che ha fortemente preoccupato gli abitanti, presi di mira da una serie di furti, sia nelle abitazioni sia nelle automobili. Tanto da spingere le autorità locali a prendere la palla al balzo e chiedere la collaborazione del Cantone. Lo avevano fatto, a fine luglio, i Municipi di Cugnasco-Gerra, Lavertezzo, Gordola, Tenero-Contra e l’Associazione dei Comuni della Valle Verzasca, scrivendo una lettera nella quale si segnalava il disagio dei cittadini e il desiderio di essere convocati a Bellinzona.
Così venerdì scorso una delegazione si è spostata dal Locarnese alla Capitale, dove ha incontrato il Direttore del dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, e rappresentanti della Polizia cantonale. «Dall’incontro – si segnala in una nota diffusa dalle autorità locali interessate – sono emersi gli sforzi congiunti della Polizia cantonale e delle Polizie comunali nel contrastare questa micro-criminalità tramite un rafforzamento della presenza sul territorio e l’intensificazione del pattugliamento nella zona. Questa misura ha già permesso di ottenere dei primi concreti risultati, quali l’arresto di alcuni autori dei reati».
Ora la guardia rimarrà ovviamente alzata e si chiede anche la collaborazione dei cittadini per cercare di arginare il fenomeno. Dipartimento e Polizia ribadiscono dunque i tradizionali consigli. Fra questi, la segnalazione tempestiva ai numeri 112 o 117 di situazioni anomale o comportamenti sospetti. O, ancora, si suggerisce di tenere sempre porte e finestre chiuse – compreso il sistema a ribalta per arieggiare – quando si esce di casa, di adottare un sistema d’allarme o predisporre un sistema d’illuminazione tramite sensori che si accendono automaticamente quando qualcuno si avvicina alla casa. Infine è bene evitare di lasciare chiari indizi della propria assenza.
Consulenze possono comunque essere richieste direttamente alla Polizia (0848 25.55.55 o polizia@polca.ti.ch) oppure alle amministrazioni dei Comuni.
Corriere del Ticino