Nella sua seduta odierna (02.04.2014) il Consiglio di Stato ha risposto alla mozione n. 6926 “Per un’unica Polizia nel Cantone Ticino?” presentata lo scorso 29 luglio dai deputati Giorgio Galusero, Fiorenzo Dadò, Pelin Kandemir Bordoli, Sergio Savoia e Christian Vitta.
I parlamentari hanno proposto l’elaborazione di un progetto di Polizia unica per l’intero Cantone unificando la condotta e la formazione.
Dal 2000 in Ticino si discute regolarmente della coordinazione e della collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizie comunali. Nel gennaio del 2011 il Gruppo di lavoro per la riorganizzazione della Polizia in Ticino privilegiò la creazione di Regioni di Polizia comunale riconoscendo tuttavia che la creazione della Polizia unica in Ticino rappresentava un obiettivo da raggiungere nel lungo termine.
Condividendo la proposta del Gruppo di lavoro di creare delle Regioni di Polizia comunali, coordinate dal Corpo di Polizia polo, il Governo licenziò il messaggio di Legge sulla collaborazione fra la Polizia cantonale e le Polizie comunali (LCPol) approvato dal Parlamento il 16 marzo 2011.
Come noto la LCPol è entrata in vigore il 1° settembre 2012 e attualmente si sta concretizzando. Entro il 1° settembre 2015 la fase di implementazione formale dovrà essere conclusa e pertanto prima di tale data le convenzioni in materia di collaborazione dovranno essere approvate dai Comuni e ratificate dal Consiglio di Stato.
Ritenendo la LCPol il trampolino di lancio necessario per l’assetto futuro della Polizia unica ticinese, il Consiglio di Stato ha dunque deciso quest’oggi di dare seguito alla proposta contenuta nella mozione che consentirà di:
- mettere a profitto le sinergie esistenti tra i numerosi Corpi di polizia operanti sul nostro territorio, nell’ottica di rafforzare la presenza della Polizia sul terreno e, più in generale, predisporre servizi che sappiano dare risposte rapide e concrete alle preoccupazioni dei cittadini;
- garantire maggiore sicurezza mediante un’unica strategia nella lotta alla criminalità e, più in generale, negli sforzi profusi a garantire l’ordine e la sicurezza pubblici;
- razionalizzare l’attività evitando i doppioni;
- definire quali compiti rimarranno di competenza comunale e le modalità di espletazione da parte della Polizia;
- consentire al cittadino di identificarsi in un unico interlocutore con competenze ampie e univoche;
- permettere, sul medio/lungo periodo, risparmi finanziari sia per i Comuni sia per il Cantone o, per lo meno, un migliore rapporto tra risorse dedicate e risultati ottenuti che corrisponde a un aumento di efficienza;
- accrescere l’attrattività della Polizia quale datore di lavoro.
Per realizzare il progetto di Polizia unica occorre una fase importante di studio e di progettazione, alla quale dovrà seguirne una altrettanto importante di implementazione. Tenuto conto dell’esperienza di altri Cantoni nella concretizzazione di un simile progetto così pure dell’importanza di implementare il modello sancito dalla LCPol, l’Esecutivo auspica – previa adesione del Legislativo al principio – di poter approvare la nuova Legge sulla Polizia entro il 2016/2017. Il processo d’integrazione e d’implementazione della Polizia unica potrebbe di conseguenza concludersi nel 2021.