Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 5 giugno 2018 del Corriere del Ticino
Le nostre valli sono state fra le prime a prendere in mano il proprio destino istituzionale, avviando un processo aggregativo capace di consolidare la propria funzionalità politica e amministrativa. Il prossimo 10 giugno sarà (nuovamente) il turno delle cittadine e dei cittadini di Brione Verzasca, Corippo, Cugnasco-Gerra, Frasco, Lavertezzo, Sonogno e Vogorno, chiamati a esprimersi sull’aggregazione della Valle Verzasca in un Comune unico, con la separazione dei territori in valle da quelli sul piano.
Nell’aprile del 2013 il progetto era già stato accolto dalla popolazione, con l’eccezione del Comune di Lavertezzo – e meglio, della frazione sul piano – il cui Municipio decise di ricorrere contro il decreto di aggregazione del Gran Consiglio. Il Tribunale federale, nell’agosto del 2015, annullò la decisione perché non sussisteva una sufficiente base legale per decidere la separazione coatta di parti di territorio da un Comune. Nel frattempo la Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni è stata opportunamente modificata e il progetto aggregativo è stato riattivato per ridare slancio al consolidamento istituzionale della Valle Verzasca, che oggi raccoglie la convinta adesione di tutti gli enti locali.
La Verzasca che potrà nascere con le elezioni comunali del 2020 è frutto di una visione chiara e condivisa sulla vocazione di un territorio il cui paesaggio è un patrimonio conosciuto ben oltre i confini cantonali e nazionali. L’identità e il senso di appartenenza alla comunità rappresentano un ulteriore collante per superare una frammentazione istituzionale che ostacola uno sviluppo ottimale della valle, oltre a un sano e corretto ricambio delle cariche. Da sempre il mio Dipartimento è atten-to a mantenere un equilibrio territoriale: le zone periferiche – come le nostre valli – devono avere la forza di evolvere rispondendo alle esigenze della società e di diventare un partner affidabile per il Cantone. E le aggregazioni sono una spinta vitale in questa direzione.
Grazie a questo progetto non mancheranno le opportunità di sviluppo, i settori strategici d’intervento e ovviamente gli aiuti cantonali a sostegno. Oltre agli 11 milioni di franchi quale risanamento finanziario complessivo, sono previsti 2,4 milioni di franchi quale contributo per una nuova palestra presso il centro scolastico di Brione Verzasca e ulteriori 2 milioni di franchi a sostegno di investimenti di sviluppo a valenza regionale. Al nuovo Comune di Cugnasco-Gerra verrà corrisposta un’indennità per il ritiro dei beni amministrativi del territorio in valle (di circa 500’000 franchi, compresi nel risanamento finanziario complessivo). Per il nuovo Comune di Lavertezzo è previsto un aiuto eccezionale di 2,6 milioni di franchi quale contributo di risanamento e circa 1,3 milioni di franchi quale indennità, sempre per il ritiro dei beni amministrativi del territorio valligiano (anch’esso compreso nel credito di 11 milioni). A differenza di cinque anni fa, oggi in valle si vogliono creare opportunità, e sono proprio i Comuni a volerlo. Come previsto anche dal Piano cantonale delle aggregazioni, si vuole prediligere un approccio che vede le proposte di aggregazione giungere dal basso, promosse dagli enti locali. In questo senso il Cantone non vuole forzare la mano: è questa la ricetta vincente delle aggregazioni di successo.
Ancora una volta tutte le cittadine e i cittadini della Verzasca hanno la possibilità di prendere in mano le sorti del loro destino, esprimendo un sì convinto a favore dell’aggregazione. L’occasione è propizia per dare vita a un Comune unico, che sappia amministrare e promuovere uno dei territori più vasti del Ticino. La nuova realtà locale potrà così dare il suo contributo nel gettare le basi solide per costruire insieme il futuro, non solo di una valle, ma di un intero cantone.