Efficacia, confidenzialità e migliore copertura del territorio. Sono gli aspetti principali che contraddistinguono la rete radio Polycom da alcuni giorni al servizio della Polizia cantonale e delle altre organizzazioni cantonali che operano nel campo della sicurezza. Per il Corpo rappresenta un sostanziale miglioramento dell’operatività poiché garantisce un sistema di comunicazione moderno e cifrato a favore della sicurezza dei cittadini. La nuova rete radio è stata presentata oggi a Sementina dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, dal Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, dal capo progetto Christian Cattaneo, dall’avvocato Giorgio Battaglioni a capo della Divisione giustizia e dal Presidente della Commissione federale per la telematica nell’ambito del salvataggio e della sicurezza Andreas Koellreuter.
La rete radio nazionale delle autorità e delle organizzazioni attive nel campo della sicurezza e del salvataggio Polycom è un progetto federale che si sta realizzando a tappe in tutta la Svizzera e che permette la radiocomunicazione cifrata fra le diverse organizzazioni. In Ticino il sistema è già utilizzato dalle Guardie di confine e dallo scorso 25 giugno anche la Polizia cantonale si affida alla nuova rete radio. In futuro, anche grazie all’intensificazione dei rapporti derivanti dalla nuova Legge sulla collaborazione tra la Polizia cantonale e le Polizia comunali, si potrà estendere la rete anche a quest’ultime.
Il sistema finora utilizzato dalla Polizia cantonale si basava su una tecnologia superata concepita negli anni ’70 con una trasmissione del segnale analogica, non criptata e “chiusa”, ossia non permetteva collegamenti diretti con altri enti di pronto intervento. Polycom è invece una rete digitale a frequenza variabile e, contrariamente ai sistemi analogici convenzionali, consente di assegnarle in modo dinamico. La tecnica digitale criptata adottata dal nuovo sistema, incrementa notevolmente la qualità e la sicurezza delle comunicazioni. Grazie al nuovo sistema di rete radio, l’impiego sarà più celere e risponderà ancora meglio alle esigenze degli agenti dislocati sul territorio cantonale. Questo nella lotta alla criminalità ma anche in relazione alle quotidiane attività di intervento che richiedono la coordinazione dei vari enti di sicurezza e soccorso cantonali e federali presenti in Ticino.
La particolare morfologia del Ticino – che come i cantoni di Berna, Grigioni e Vallese è uno dei territori più complessi per dimensione e struttura – necessita, per permettere l’irradiazione ottimale del segnale, la realizzazione di 53 stazioni radio. Ad esse si aggiungono 4 locali commutatori e 9 siti relais che fungono da collegamento tra la stazione di base ed i commutatori. Per garantire gli interventi di soccorso, il segnale Polycom ricevuto viene propagato anche nelle gallerie autostradali e delle strade cantonali.
Il credito pianificato per l’estensione della rete, approvato dal Gran Consiglio nel dicembre 2008, prevedeva un costo per di 29.7 milioni di franchi e l’incasso di 9.3 milioni di contributi dalla confederazione. Le spese sinora sostenute ammontano a 13.3 milioni di franchi, mentre i contributi incassati a 4.6 milioni.
Considerato l’avanzamento del progetto si può oggi affermare che non vi saranno superamenti di spese. Anche le uscite ricorrenti saranno inferiori alla cifra inizialmente prevista di 600’000 franchi.