Una Polizia cantonale pronta alle nuove sfide

Una Polizia cantonale pronta alle nuove sfide

Comunicato stampa
Negli scorsi giorni, all’Auditorium dell’Istituto Cantonale di Economia e Commercio (ICEC) di Bellinzona si è tenuto l’annuale Rapporto di Corpo della Polizia cantonale. Dopo un anno di assenza dovuta alla pandemia, agenti, inquirenti e personale amministrativo si sono nuovamente riuniti per ripercorrere e trarre un bilancio degli ultimi due anni di attività.
 
In prima battuta, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha ricordato le principali sfide globali e gli elementi di instabilità che caratterizzano l’attuale situazione internazionale, come ad esempio i conflitti in corso, i flussi migratori, il pericolo della scarsità di risorse, gli eventi meteorologici estremi e i cyber attacchi. Tale contesto – ha sottolineato – impatta inevitabilmente anche sulla realtà locale e richiede pertanto tutto l’impegno e un’attenzione accresciuta da parte delle forze di polizia. Il contrasto al crimine organizzato, il coordinamento degli interventi in ambito di mobilità, gli interventi per violenza domestica e per violenza nello spazio pubblico sono solo alcuni degli impegni che in questi ultimi anni hanno assunto un’importanza sempre più rilevante nell’attività quotidiana dellaPolizia cantonale. Per quanto riguarda gli obiettivi interni, il Consigliere di Stato ha annunciato un processo di ottimizzazione della struttura relativa all’assetto attuale della polizia sul territorio cantonale. Questo allo scopo di ulteriormente migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività di polizia
a tutti i livelli a favore della sicurezza della cittadinanza.
Il Comandante Matteo Cocchi ha dal canto suo ripercorso, a parole e in immagini, le attività svolte, gli obiettivi che s’intendono raggiungere tenendo conto della VISIONE 2025 e le sfide alle quali si è stati confrontati durante gli scorsi due anni, segnati dalla pandemia. In quest’ultimo ambito, il Comandante ha evidenziato lo sforzo considerevole messo in campo da tutto il Corpo durante i mesi dell’emergenza sanitaria e in particolare il ruolo di coordinatore assunto dalla Polizia cantonale nello Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) secondo i compiti demandati dalla Legge sulla protezione della popolazione. Inoltre – ha precisato – se da una parte in questo periodo si è constatata una diminuzione di determinati fenomeni criminali, dovuti anche al generalizzato calo delleattività umane causate dalle misure sanitarie, dall’altra parte è fondamentale considerare che tali fenomeni sono sempre presenti e che il lavoro di polizia non si è mai fermato. In questo senso, il Comandante ha messo in risalto l’apporto fondamentale delle risorse umane: uomini e donne che ogni giorno, grazie al loro impegno, garantiscono la sicurezza di tutta la popolazione. È stata pure evidenziata l’importanza delle competenze professionali dei generalisti, che in un contesto moderno devono però essere affiancate da figure specialistiche, dato il continuo progresso soprattutto sul piano della tecnologia. Un punto importante è poi stato toccato menzionando la Legge sulla polizia del 1989, che oggi necessita un aggiornamento dettato dall’evoluzione delle competenze, dei compiti e della società. In chiusura il Comandante ha rinnovato a tutti e a tutte l’auspicio a continuare ad assicurare un’elevata qualità del lavoro offerto e ha ringraziato per la flessibilità dimostrata negli ultimi due anni.
La parola è poi passata ai capi area, al Sostituto Comandante Lorenzo Hutter a capo dello Stato Maggiore, al maggiore Thomas Ferrari a capo della Polizia giudiziaria e al maggiore Marco Zambetti a capo della Gendarmeria, i quali hanno esposto ai presenti l’insieme delle attività del Corpo svolte nel 2020 e nel 2021 proponendo, a supporto, delle retrospettive statistiche sui fatti di stretta competenza della Polizia cantonale. Un elemento ribadito più volte dai relatori è stato quello dell’importanza della collaborazione, sia all’interno del Corpo sia con i partner della sicurezza e con le istituzioni presenti in Ticino e attive anche al di fuori dei confini cantonali. Lo sguardo è ora rivolto sui progetti che miglioreranno l’operatività grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie e sulle sfide alle quali il Corpo sarà confrontato nell’immediato futuro. Progetti, obiettivi e attività a favore della sicurezza in una prospettiva di evoluzione nel segno della continuità.