Norman Gobbi da Consigliere di Stato airolose saluta l’avvio del cantiere
“È stato un momento storico e simbolico quello che abbiamo vissuto mercoledì con l’apertura ufficiale del cantiere per la realizzazione della seconda canna del tunnel autostradale del San Gottardo”. Con queste parole il Consigliere di Stato Norman Gobbi saluta l’avvio dei lavori, che per un airolese come lui riveste un significato ancora maggiore. “Quello che si è aperto è un cantiere che… arriva da lontano. Il prossimo 24 ottobre saranno 20 anni dal gravissimo incidente all’interno del tunnel autostradale, quando morirono 11 persone per uno spaventoso rogo innescato dallo scontro tra due camion, uno dei quali guidato da un autista ubriaco. Da quel giorno ci si rese conto ancora di più della pericolosità di un tunnel con una canna sola. E da quel giorno il dibattito sulla sicurezza sotto il San Gottardo non si è mai interrotto. Per fortuna, dico io, perché ciò ci ha permesso di trovare la soluzione adeguata, con l’unico intervento possibile: realizzare un secondo tunnel”.
Il nuovo traforo ha superato lo scoglio di una votazione popolare nel febbraio del 2016. “Ero presidente del Consiglio di Stato in quell’anno. E nei mesi prima del voto mi sono battuto affinché si comprendesse, anche a livello svizzero, che la sicurezza sotto il tunnel era basilare e che l’unica soluzione era la costruzione di una seconda galleria. La seconda canna infatti non porterà a raddoppiare la capacità del traforo sotto il San Gottardo, perché vi sarà una sola corsia unidirezionale per canna e l’accesso degli automezzi pesanti avverrà come attualmente, ossia con un dosaggio sia prima dell’accesso a nord, sia prima dell’accesso a sud. Il popolo svizzero ha ben compreso la posta in giuoco. In Ticino vi era pure la preoccupazione per quanto poteva avvenire a sud del Cantone, soprattutto a sud del Ponte diga di Melide, con un traffico aumentato su un’arteria già fortemente congestionata. Non aumentando la capacità sotto il San Gottardo grazie a un’unica corsia per canna si scongiura questo rischio. Ha prevalso nella scelta del cittadino l’importanza di garantire la sicurezza su un tratto di strada decisivo per i collegamenti nord-sud in Svizzera”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Per un cittadino di Airolo questo cantiere significa però anche altro, se pensiamo che una grande parte del materiale di scavo sarà utilizzata per una copertura dell’area dello svincolo attuale. “Verrà tolta l’attuale cesura che divide il territorio comunale, ridando terreni a un villaggio oggi molto sacrificato dagli interventi viari. Airolo potrà così garantire una migliore qualità di vita residenziale ai suoi cittadini e ai turisti che in Alta Leventina già oggi trovano un contesto ideale per le escursioni e per la pratica di diversi sport”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.