“Un sistema che da sussidiario è diventato predatorio”

“Un sistema che da sussidiario è diventato predatorio”

C’è un clima sempre più teso tra Cantone e Comuni. All’indomani delle critiche del sindaco di Bellinzona Mario Branda, il consigliere di Stato Norman Gobbi si dice pronto a riaprire il dialogo ma si difende: “È il sistema, dice, ad essere sbagliato”.

Sul fatto che così non si possa più andare avanti sono tutti d’accordo. Lo sono i Comuni, in difficoltà finanziarie, che all’indirizzo di Palazzo amministrativo lamentano scarsa autonomia decisionale. Lo è il Cantone che, per voce del consigliere di Stato Norman Gobbi, riconosce la necessità di risedersi allo stesso tavolo per definire chi fa e paga cosa. Un processo dal nome Ticino2020, da tempo in fase di stallo. Ma con critiche e bordate che agli occhi di Gobbi arrivano un po’ in ritardo. “Diciamo che sarebbe sciocco che siamo in una fase di stallo per diversi motivi. Da un lato c’è stato un cambio di percorso voluto anche da Consiglio di Stato nel momento in cui ha chiesto di introdurre il principio di neutralità finanziaria per ogni livello istituzionale”. Gobbi ha poi proseguito spiegando che, in questo senso, il Cantone non avrebbe quindi dovuto aumentare la sua spesa “e i flussi sarebbero dovuti pertanto venir compensati”.

“Dobbiamo ritrovare la capacità di dialogare”
In quel momento, spiega sempre il direttore del DI, non c’è stata una reazione veemente come invece avviene oggi “nel contrastare questa richiesta del Governo, che ha poi sostanzialmente creato una dinamica diversa da quelle che erano le aspettative iniziali. Oggi dobbiamo però ritrovare la capacità di dialogare e camminare assieme in questo percorso. Non possiamo permetterci di litigare, perché al centro delle nostre attività e servizi ci sono le cittadine, i cittadini e le aziende del nostro territorio”.

“Un sistema che è diventato federalista predatorio”
Cittadini e aziende che a cascata subiscono tagli e misure ai vari livelli. Di martedì la notizia di alcuni provvedimenti adottati dalla città di Bellinzona per far quadrare i conti anche in risposta ai mancati contributi cantonali. “In alcuni ambiti in cui i Comuni partecipano al finanziamento di alcuni costi, come ad esempio il settore anziani, dove la spesa sta aumentando fortemente, anche per il Cantone”. Per Gobbi il problema non è tanto il flusso o l’autonomia, “quanto il sistema che da federalista sussidiario è diventato federalista predatorio. Quindi cerco di prendere risorse laddove ci sono, per pagare e finanziare – per così dire – i miei compiti. E questo va contro lo spirito del federalismo elvetico, dove ogni livello si assume le proprie responsabilità per le proprie competenze”.

“L’intento nel 2025 come presidente di Governo è riallacciare il dialogo”
Quindi qual è la soluzione? “Da un lato riprendere lo spirito iniziale del progetto, ma dobbiamo ancora discuterne assieme. Questo perché le finanze comunali, cantonali e federali non sono rosee. La Confederazione cerca infatti di ribaltare i suoi oneri sui Cantoni. Fra i miei principali auspici nel mio anno di presidenza al Governo nel 2025 ci sarà la volontà di riallacciare il dialogo e il rapporto fiduciario – che oggi sembra scricchiolare, se non mancare – fra Cantone e Comuni nell’ottica di capire che siamo sì due livelli istituzionali, ma al centro c’è sempre il popolo ticinese”.

https://www.ticinonews.ch/ticino/gobbi-un-sistema-che-da-sussidiario-e-diventato-predatorio-403143