Vi porgo il saluto a nome del Consiglio di Stato a questa importante cerimonia per consegna del premio “Comune impegnato” alla Città di Bellinzona per l’attuazione virtuosa del suo Piano di mobilità scolastica. Un premio prestigioso che testimonia l’impegno concreto della Città nell’aumentare la sicurezza lungo i tragitti che i bambini percorrono abitualmente per recarsi a scuola. Il premio odierno, promosso dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi), è frutto di un’intensa collaborazione a più livelli: un buon progetto qual è il Piano di mobilità scolastica, il sostegno concreto da parte del Cantone e la sua attuazione promossa dal Comune. Un progetto, questo di Bellinzona, nato “dal basso”, su iniziativa di un gruppo di genitori e docenti desiderosi di incentivare la mobilità sostenibile per far giungere in tutta sicurezza gli alunni negli istituti scolastici.
Il percorso casa-scuola fino a pochi anni fa avveniva quasi esclusivamente a piedi, in bicicletta o con l’utilizzo di mezzi pubblici. Personalmente, ricordo questo tragitto come un momento privilegiato di socializzazione. Era infatti consuetudine concordare l’orario con dei compagni di classe e poi recarsi insieme a scuola compartendo chiacchiere, emozioni e anche, va detto, qualche marachella. Un piacere che, complice anche i tempi frenetici nei quali viviamo, è sempre più sconosciuto ai nostri figli. Oggi infatti un allievo si reca a scuola con un mezzo privato causando evidenti disagi in termini di aumento del traffico nei pressi delle scuole, maggior rischio di incidenti e peggioramento dell’aria. È questa una tendenza assolutamente da invertire, anche perché con le nostre cattive abitudini diseduchiamo coloro che… saranno poi gli automobilisti di domani.
Il progetto “Meglio a piedi” promosso dal Cantone attraverso il Piano di mobilità scolastica ha il pregio incentivare la mobilità lenta, la sicurezza e la socializzazione nel percorso casa-scuola. Un progetto che ridisegna i percorsi urbani “a misura di bambino” promuovendo al contempo la salute attraverso il movimento e favorendo la convivenza rispettosa fra tutti gli utenti della strada. Sono questi degli obiettivi perseguibili unicamente attraverso una visione comune interdipartimentale. Non a caso infatti, ben quattro Dipartimenti partecipano al progetto per i rispettivi ambiti di competenza. Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) è coinvolto in prima linea in quanto i beneficiari sono in primis gli alunni ed il progetto non può decollare senza la collaborazione dei direttori di scuola e del corpo docente. L’implicazione del Dipartimento del territorio (DT) è evidente nel campo della segnaletica stradale, della pianificazione del territorio e nell’incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Il ruolo del Dipartimento della società e sanità (DSS) è rilevante nell’incoraggiare l’attività fisica perseguibile anche compiendo il tragitto casa-scuola a piedi o in bicicletta. Il Dipartimento delle istituzioni (DI) è coinvolto con il progetto “Strade sicure” e in collaborazione con la Polizia cantonale e le Polizie comunali si adopera per migliorare la sicurezza sulle nostre strade.
Si tratta dunque di un lavoro di squadra, i cui benefici finali sono sintetizzabili in una semplice espressione: una migliore qualità di vita per tutti. Un obiettivo che per realizzarsi necessita di Comuni forti e progettuali, in grado di avere una visione d’insieme. Come ben illustrato nel Piano cantonale delle aggregazioni (PCA), questa visione d’insieme è indispensabile per affrontare efficacemente le sfide odierne e future. Unicamente attraverso un approccio integrato infatti, si possono trovare le soluzioni più adatte a beneficio dei cittadini. Il Piano di mobilità scolastica ne è un esempio: si disincentiva l’uso della mobilità privata favorendo percorsi casa-scuola sicuri ed al contempo si incentiva la mobilità lenta e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici.
Il mio auspicio è che questo lodevole progetto, sull’esempio virtuoso di Bellinzona e di altri 31 Comuni che hanno aderito al progetto coinvolgendo oltre 11’000 allievi, possa estendersi su tutto il territorio ticinese.
Al Comune di Bellinzona vanno le mie felicitazioni per il prestigioso premio ottenuto ed alle nuove generazioni va il mio augurio di godere appieno, in compagnia dei genitori o dei compagni di scuola, di questi percorsi “a misura di bambino”.
Vi ringrazio.
Discorso pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi
in occasione della consegna al Comune di Bellinzona del premio “Comune impegnato” promosso dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi) per il “Piano di mobilità scolastica”.
Bellinzona, 19 novembre 2013