A nome del Consiglio di Stato e del Dipartimento delle istituzioni Vi porgo il saluto e Vi ringrazio per l’invito a partecipare alla sempre suggestiva “Presa della bandiera”. È questa una cerimonia che sancisce non solo l’inizio del corso di ripetizione del battaglione fanteria montagna 30 (Bat fant mont 30), ma anche e soprattutto il “ritorno a casa” dell’unico battaglione di fanteria di lingua italiana di tutto il nostro Esercito, dopo dieci anni di lungo peregrinare in Svizzera.
Lo “spirito ticinese” vi unisce e vi guiderà durante ogni giorno di servizio che presterete nel nostro Cantone: esso infatti non solo è rappresentato nello stemma del battaglione contrassegnato dal profilo del massiccio del San Gottardo, ma fa intimamente parte delle vostre anime. Per noi ticinesi infatti la “montagna madre” è simbolo di unità nazionale e punto di incontro delle quattro culture che convivono nella nostra Confederazione. Al contempo però il San Gottardo rappresenta anche un baluardo della nostra difesa con le sue installazioni militari che sono testimoni di un passato glorioso e di un presente fiero.
Cari militi del 30, il Canton Ticino è particolarmente fiero di accogliere il vostro corso durante queste tre settimane e sono sicuro lo sarà anche per la popolazione civile, che avrà piacere nel vedere all’opera le vostre cinque Compagnie coadiuvate dal vostro Stato Maggiore, durante l’istruzione e le esercitazioni atte a ristabilire la prontezza di base. Una presenza la vostra che rassicura, specie in un periodo in cui la percezione della sicurezza da parte della popolazione – anche a causa della criminalità transfrontaliera – è in diminuzione. Vedere le vostre uniformi in tutto il Cantone significa però anche da parte vostra essere “sotto i riflettori” e il vostro comportamento dovrà rispecchiare i valori che animano il Bat fant mont 30: volontà, lealtà e fedeltà.
Era da diverso tempo che il nostro Cantone non accoglieva un corso così numeroso e ciò premia gli sforzi intrapresi da parte del Dipartimento delle istituzioni in collaborazione con la Regione territoriale 3 nel migliorare gli accantonamenti e nell’adeguare le piazze di lavoro; lavoro ovviamente non terminato!. Il vostro “ritorno a casa” è dunque anche un apprezzato tributo al lavoro del Dipartimento delle istituzioni che giunge dopo le conferme ricevute da parte del DDPS sulla presenza militare in Ticino. Infatti il concetto relativo agli stazionamenti proposto nell’ambito dell’Ulteriore Sviluppo dell’Esercito sembrerebbe non intaccare seriamente il nostro Cantone. Malgrado i tempi austeri il Ticino vuole continuare ad essere terra di servizio militare e per questo continuerò a promuovere per il tramite della Sezione del Militare i progetti atti a migliorare le condizioni quadro necessarie per svolgere servizio al Sud delle Alpi.
Il mio personale augurio è che il vostro corso di ripetizione possa rappresentare – oltre che un proficuo aggiornamento delle vostre competenze e una valida istruzione alle nuove armi e apparecchiature – anche un momento privilegiato nel quale rinsaldare lo spirito di gruppo, l’amicizia e la collaborazione e soprattutto di avvicinare la nostra popolazione all’Esercito!
30, bentornato a casa!
Discorso pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi
in occasione della Presa della bandiera del Battaglione fanteria montagna 30
26 maggio 2014 – Bellinzona, Castelgrande