Comunicato stampa del Dipartimento delle istituzioni | Il Dipartimento delle istituzioni ha presentato oggi la riorganizzazione dell’Ufficio della migrazione presente nella manovra di risanamento delle finanze cantonali, e approvata ieri dal Consiglio di Stato. Il progetto prevede di mantenere i posti di lavoro e intende aumentare la qualità del servizio, adeguando le procedure di richiesta dei permessi e concentrando l’attività sul controllo delle domande presentate da chi intende stabilirsi o lavorare in Ticino.
Lo spirito della manovra di riequilibrio delle finanze cantonali consiste nel trovare soluzioni per utilizzare in modo ottimale le risorse a disposizione dell’ente pubblico: il Dipartimento delle istituzioni ha quindi colto l’occasione per ripensare i propri servizi e adeguarli all’evoluzione economica, normativa e tecnologica degli ultimi anni. Nel settore dei permessi di soggiorno, in particolare dopo l’entrata in vigore dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone, è stato registrato un marcato aumento della popolazione straniera in Ticino (le persone straniere residenti nel nostro Cantone nel 2015 erano 97’937, mentre nel 2016 erano 100’658), con una parallela sostanziale crescita delle sollecitazioni per l’Ufficio della migrazione. Per affrontare al meglio la nuova situazione, il Dipartimento ha quindi avviato un progetto di riorganizzazione del servizio, modificando la procedura di presentazione delle domande in modo da ridurre i tempi di evasione. In futuro, per chi vorrà inoltrare la richiesta di un permesso il primo passo da compiere sarà la compilazione di un formulario sul sito dell’Ufficio della migrazione (www.ti.ch/migrazione), evitando di recarsi allo sportello del Servizio regionale degli stranieri. Per ogni necessità, sarà possibile rivolgersi al Contact Center oppure recarsi nella sede di Bellinzona dove saranno allestite alcune postazioni dotate di computer per compilare il modulo.
Punto centrale, la riorganizzazione permetterà di migliorare in modo sensibile i controlli. Le domande riguardanti i permessi di soggiorno “B” e “L” o per frontalieri “G” con attività indipendente saranno infatti sottoposte a un controllo approfondito che prevede la verifica del documento di identità del richiedente e un esame accurato del motivo del soggiorno e dell’effettiva attività in Ticino. Il richiedente di un permesso per lavoratori frontalieri si dovrà presentare ai vari posti di gendarmeria.
La nuova procedura permetterà di informare in modo rapido gli Uffici comunali del controllo abitanti riguardo ai nuovi cittadini stranieri che intendono stabilirsi nella loro giurisdizione. Ciò consentirà ai Comuni di migliorare il controllo del proprio territorio e di segnalare tempestivamente eventuali casi critici all’Autorità cantonale.
A livello pratico, la riorganizzazione avverrà in due fasi. La prima a inizio aprile 2017, con l’introduzione della nuova procedura per la richiesta di permessi “G” e la contemporanea chiusura dello sportello del Servizio regionale di Agno. La seconda fase è invece prevista per l’inizio del mese di settembre 2017, quando tutte le domande saranno avviate mediante formulario elettronico. Nel contempo saranno chiusi gli sportelli di tutti i Servizi regionali e sarà costituito il “Servizio nuove entrate” a Lugano, competente per l’esame delle domande di nuovi permessi di dimora “B” o “L” e per frontalieri “G” con attività indipendente.
Con il rinnovamento dell’Ufficio della migrazione, il Dipartimento delle istituzioni prosegue i propri sforzi nell’adeguare i servizi dello Stato ai nuovi bisogni della popolazione, nel rispetto dell’accresciuta sensibilità dei cittadini del nostro Cantone per la sicurezza e la stabilità economica.