A nome del Consiglio di Stato vi porto il saluto e vi ringrazio per l’invito a partecipare alla presentazione del volume “Homines loci Torrexelle et Tabernarum”. In queste quasi 800 pagine si coglie il grande amore che anima gli autori del volume verso il proprio paese, le proprie origini e radici e quindi verso il proprio Comune e Patriziato. Un volume corredato da suggestive immagini storiche in bianco e nero, testimoni di un’epoca difficile, e a colori a testimonianza dell’epoca moderna.
La vita di un territorio è spesso un patrimonio nascosto e disperso negli archivi patriziali, comunali, cantonali e parrocchiali. Spesso la storia viene tramandata unicamente oralmente; il tramandare gli eventi con questa modalità è sicuramente importante ed è stato per secoli la realtà del nostro territorio. Vi è però il rischio di perdere qualche frammento nel passaggio da una generazione all’altra. La storia fa quindi rima con memoria, quando – dopo aver consultato le “memorie storiche” presenti nel paese ed aver spulciato gli archivi – si decide di scriverla. Sfogliando questo volume si evince una storia ricca: dal ritrovamento di diverse tombe di epoca preistorica, romana e altomedievale, passando alla parte dedicata ai fortilizi medievali ed al “Castello di Taverne”.
Un capitolo è pure dedicato ai vari artisti, dove emerge l’illustre concittadino e architetto Michele Trefogli che esportò il suo genio costruttivo addirittura nel lontano Perù, ma che seppe mantenere solide radici con la natia Torricella, trasformando la propria casa contadina di famiglia nel “Castello Trefogli”. Erano i “tempi grami” in cui si partiva per cercare fortuna, in cui si esportavano le maestranze edili ed in cui chi rimaneva, si confrontava con le asperità di una terra povera, con epidemie e pestilenze. Un periodo che riservava tuttavia anche momenti lieti quali il ritorno di un emigrante, l’arrivo di una nuova famiglia o la nascita di un bimbo.
La seconda parte del volume è dedicata alla presentazione minuziosa e ricca di particolari del territorio patriziale e comunale. Lo sviluppo industriale che nasce con l’inaugurazione della stazione ferroviaria, la costruzione della strada cantonale e poi quella autostradale che favorirono l’insediamento di numerose attività industriali e commerciali, alle quali si è accompagnato un forte incremento demografico.
Un libro che desterà l’interesse non solo degli abitanti del vostro territorio e di coloro che di Torricella-Taverne sono originari, ma che saprà coinvolgere più generazioni: gli anziani che si commuoveranno nel ripercorrere i bei tempi andati, gli adulti testimoni della trasformazione del Comune verso la modernità ed i giovani desiderosi, mi auguro, di conoscere meglio le radici e la storia del proprio paese. Questo volume è dunque una preziosa opportunità per conoscere meglio Torricella-Taverne, la sua comunità, i suoi mutamenti sociali e territoriali e per farci meglio comprendere la storia – non allo scopo di idealizzarla – ma allo scopo di aiutarci ad approfondire il presente alla luce del passato, affrontando con estrema fiducia il futuro.
Il mio personale ringraziamento va agli autori Raimondo Locatelli ed Adriano Morandi, ai signori Giorgio Conti e Peppino Manzoni ed ai membri della “Commissione libro” presieduta dal signor Gianfranco Giabbani che hanno accolto con grande entusiasmo l’invito di Patriziato e Municipio a voler raccogliere la storia del Comune in questo volume.
Un pensiero di gratitudine va anche a coloro che hanno contribuito con testimonianze, documenti e foto e naturalmente a tutte le persone che nel passato hanno conservato ed archiviato i documenti che sono stati alla base di questo volume.
Vi ringrazio.
Tracce del passato raccolte nel volume “Homines loci Torrexelle et Tabernarum”
16 dicembre 2012, Centro San Carlo di Taverne, ore 17.30
Intervento di Norman Gobbi, Direttore del Dipartimento delle istituzioni