Tra crisi globali e sfide interne, il nostro Paese deve riscoprire il valore della preparazione – collettiva e individuale

Tra crisi globali e sfide interne, il nostro Paese deve riscoprire il valore della preparazione – collettiva e individuale

Norman Gobbi sulla situazione europea: “Serve più resilienza, anche a casa nostra”

Viviamo in un momento storico segnato da profondi cambiamenti. L’Europa, oggi, si trova ad affrontare crisi che vanno ben oltre i conflitti militari: si parla di sicurezza energetica, disinformazione, economia instabile e innovazioni tecnologiche che corrono più veloci delle regole. Secondo Norman Gobbi, Consigliere di Stato, tutto questo richiede una nuova forma di resilienza, non solo da parte di governi e istituzioni, ma anche da parte dei singoli cittadini.
“Non possiamo più vivere con l’idea che tutto funzionerà sempre come prima”, afferma Gobbi. “Siamo chiamati ad essere più pronti, più adattabili. E questo vale sia per il Paese nel suo insieme, sia per le nostre case”. Un concetto che richiama anche quanto affermava qualche anno fa l’ex capo dell’esercito svizzero, André Blattmann, il quale consigliava ai cittadini di tenere in casa scorte di cibo e beni di prima necessità almeno per una settimana, per far fronte a eventuali interruzioni o emergenze.
La preparazione individuale – come avere viveri, acqua e medicine a disposizione – è parte integrante di una società resiliente. “Non si tratta di allarmismo, ma di buon senso e responsabilità personale. Una comunità è forte se ogni suo membro lo è”, aggiunge Gobbi.
Sul piano internazionale, il clima è teso: le alleanze tra Paesi, anche se fondamentali, sono messe alla prova da interessi divergenti e cambiamenti rapidi. E sul fronte interno, fake news e propaganda alimentano divisioni e confusione. “Mai come oggi serve una comunicazione chiara, verificata, trasparente. Solo così possiamo evitare il caos e affrontare le crisi in modo unito”.
Anche l’economia è sotto pressione, tra inflazione e incertezza energetica. Gobbi insiste sulla necessità di diversificare le fonti, investire in energie rinnovabili e ridurre la dipendenza da pochi partner strategici: “Essere più autonomi, più preparati e più lungimiranti è l’unico modo per non farci trovare impreparati”.
Insomma, davanti a un mondo che cambia così in fretta, la parola chiave è resilienza. E non riguarda solo chi prende le decisioni dall’alto, ma ciascuno di noi. “Prepararsi oggi significa garantire sicurezza e stabilità domani. È un piccolo impegno personale che può fare una grande differenza per tutta la comunità”, conclude Gobbi.

Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 6 aprile 2025 de Il Mattino della domenica