Da www.ticinonews.ch
All’evento hanno partecipato anche il Consigliere di Stato Norman Gobbi e vari deputati al Gran Consiglio
Si è tenuta sabato 30 marzo a Prato Sornico l’annuale assemblea ordinaria dei delegati della Federazione Ticinese delle Società di Tiro (FTST). Le assise erano dirette dal presidente FederativoDoriano Junghi.
I tiratori ticinesi hanno passato in rassegna la stagione trascorsa e gettato le basi per quella entrante. Hanno seguito con molto interesse e preoccupazione la presentazione sulla votazione del 19 maggio 2019 con cui il popolo dovrà decidere se accettare le ulteriori restrizioni alla nostra legge sulle armi volute dall’UE. I tiratori sono chiaramente per un NO!
La Federazione cantonale, fondata nel 1902, conta circa 3’000 tiratori affiliati nelle più di 60 società sparse sul territorio. I circa 150 presenti hanno ratificato i conti e i rapporti di attività della stagione 2018 e applaudito i molti risultati di rilievo ottenuti a livello nazionale e internazionale. Su tutti spicca la medaglia di bronzo agli Youth Olympic Games a Buenos Aires della giovane promessa Jason Solari di Malvaglia.Vari gli ospiti presenti che hanno onorato l’assise. Su tutti il Consigliere di Stato Norman Gobbi che ha portato il saluto del Governo e spiegato lo stato dei lavori in vista della realizzazione del poligono regionale del Monte Ceneri. Ha inoltre parlato della legge sulle armi che non porterà alcun miglioramento né servirà a combattere il terrorismo ma unicamente servirà a trasformare il diritto svizzero di possedere armi in un privilegio poiché proibisce de facto il possesso dei fucili semiautomatici molto utilizzati nello sport del tiro. Il tema è stato approfondito da Luca Filippini, presidente nazionale: oltre a proibire i fucili maggiormente utilizzati nel nostro sport, la legge contiene un automatismo nelle restrizioni e dunque non è che il primo passo verso il disarmo dei cittadini. Viene abolito un diritto che assieme alla libertà di espressione è uno dei diritti fondamentali dei cittadini! Con questa legge un cittadino ligio alla legge e degno di prendere regolarmente alle urne decisioni politiche importanti non è degno di possedere un’arma: si mette in discussione la maturità del cittadino! Inaccettabile.