Ticino Sociale lancia la raccolta #forzavallemaggia

Ticino Sociale lancia la raccolta #forzavallemaggia

La testimonianza del presidente dell’ente benefico Norman Gobbi

Sono le 5.50. Esco di casa, come ogni mattina, per percorrere quel sentiero che da Nante mi porta fino a Giof. La bellezza della natura mi entra dentro e ogni giorno lo scenario muta. Spero di incontrare anche questa mattina, come regolarmente avviene, un gruppo di cervi o camosci che scende a bere, alla ricerca di un nuovo ciuffo d’erba buono. In questi giorni il pensiero mi proietta sull’altro versante delle “mie” montagne. Qui è tutto verde. Le nubi nere nel cielo blu mi ricordano però che a pochissimi chilometri da qui molti pascoli fino a settimana scorsa ospitali oggi sono ricoperti di massi, sassi, fango. Case e cascine del tutto o parzialmente distrutte. Collegamenti interrotti. È lo scenario con il quale ci siamo risvegliati, attoniti, domenica mattina.

Penso ai miei amici in alta Vallemaggia, a coloro che come me hanno scelto di abitare in montagna; di vivere e far crescere i loro figli dove le radici sono ancora più forti nel farti sentire a casa. Una scelta: la vera testimonianza di chi sa che queste nostre magnifiche valli e montagne hanno bisogno di noi per vivere, assicurando così il… respiro vitale di tutte le nostre comunità, da Chiasso ad Airolo.

Sono giornate di dolore; sono giornate frenetiche da parte di tutte quelle persone impegnate ad assicurare di nuovo i collegamenti, di cercare le vittime, di assistere chi ha subito il contraccolpo psicologico di questo evento drammatico, di iniziare a garantire i servizi indispensabili al vivere quotidiano. Un quotidiano oggi sconvolto, ma che tutti gli abitanti della Lavizzara, di Cevio e della Rovana, così come chi lì possiede un rustico o una cascina, vogliono che al più presto ritorni “normale”. Il mio GRAZIE più sentito va ai collaboratori e alle collaboratrici degli enti di primo intervento che immediatamente si sono attivati, sotto la regia dello Stato maggiore regionale di condotta, diretto dalla Polizia cantonale.

C’è tanto lavoro da fare, qui in Vallemaggia, così come in Mesolcina. Noi uomini e donne di montagna sappiamo che le avversità succedono. Non per fatalismo, ma per un insegnamento quotidiano alla vita dura. Sappiamo però reagire. Lo stanno facendo con grande dignità e coraggio le autorità comunali, le associazioni attive in Vallemaggia, gli enti della protezione della popolazione. Noi, come cittadine e cittadini del Ticino dobbiamo far sentire la nostra vicinanza, il nostro sostegno soprattutto, con qualsiasi mezzo disponibile. Noi, autorità cantonali (e federali) dobbiamo essere al fianco della popolazione. Come già stiamo facendo e dopo l’emergenza bisogna pensare alla ricostruzione. Un lavoro impegnativo e lungo per ricostruire e restituire un ambiente naturale il più possibile simile a quello inondato furiosamente dalle piene.

È una missione in più che si aggiunge nella nostra agenda politica. Lo faccio personalmente nella qualità di Consigliere di Stato. Lo faccio personalmente come uomo di montagna che testimonia tutti i giorni l’importanza di vivere anche nelle zone più discoste di questo nostro amato Cantone. Lo faccio anche come presidente di Ticino Sociale, che ha avviato una raccolta fondi per dire #forzavallemaggia!

Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 7 luglio 2024 del Mattino della domenica