Norman Gobbi sulla riforma dei compiti tra Comuni e Cantone
“Avanza la riforma dei rapporti fra Cantone e Comuni”: era questo il titolo del recente comunicato diramato dal Dipartimento delle istituzioni sul progetto “Ticino 2020”, ossia la riforma dei rapporti istituzionali tra Cantone e Comuni. A che punto siamo giunti, chiediamo al consigliere di Stato Norman Gobbi, con Ticino 2020? “La riforma entra nella seconda fase; nelle prossime settimane i rappresentanti del Cantone e dei Comuni ticinesi parteciperanno a una serie di seminari per analizzare le proposte di ripartizione di compiti e i nuovi flussi finanziari. Entro il mese di aprile 2021 il Consiglio di Stato riceverà il progetto definitivo, che sarà poi sottoposto al voto del Gran Consiglio nell’autunno successivo”, precisa il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Ma in concreto quali sono le proposte che verranno analizzate in questi incontri? “Una premessa: l’ipotesi di ripartizione dei compiti e dei flussi è stata elaborata dalla Direzione del progetto «Ticino 2020», tenendo conto delle proposte formulate dai gruppi di lavoro, della consultazione svolta lo scorso anno e delle richieste del Consiglio di Stato. Il progetto rispetta inoltre il principio fondamentale della neutralità finanziaria, per il Cantone e per i Comuni. Detto questo, la proposta prevede di affidare al Cantone i compiti relativi alla Comunità tariffale, alla Centrale di allarme del servizio autoambulanza, alla promozione delle famiglie, alla protezione dei minori, all’assistenza sociale e alle assicurazioni sociali. Ai Comuni spetterà il finanziamento delle prestazioni complementari AVS/AI, insieme al settore degli anziani e alle scuole comunali. Per contro, il trasporto regionale sarà gestito sia dal Cantone che dai Comuni”.
Si tratta di un importante passo avanti in un ambito molto delicato perché tocca proprio l’attività dei Comuni e dello stesso Cantone. “Mettere tutti d’accordo non è facile, anche perché, per esempio, i Comuni non sono tutti uguali per dimensioni, popolazione, capacità finanziaria. Ora queste proposte verranno affinate con una serie di riunioni a cui parteciperanno sia rappresentanti politici sia tecnici. Vogliamo favorire una trasformazione virtuosa nella gestione delle istituzioni in Ticino, a livello cantonale e locale, dando vita a nuove modalità di collaborazione ed esecuzione dei compiti. Con un obiettivo finale importante: dare il miglior servizio possibile alle ticinesi e ai ticinesi, senza sprecare le risorse finanziare che i ticinesi stessi mettono nelle mani dello Stato”, conclude il presidente del Governo Norman Gobbi.