Targhe, meno 5% confermato

Targhe, meno 5% confermato

Da www.rsi.ch/news
https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Imposta-di-circolazione-scontata-11233635.html

Articolo pubblicato nell’edizione di venerdì 21 dicembre 2018 de La Regione

Il governo dà il via libera alla proposta di Gobbi.
Lo sconto per le imposte di circolazione dal 2019 Da gennaio in consultazione la proposta di revisione del meccanismo di calcolo
Imposta di circolazione meno cara del 5% il prossimo anno per i ticinesi che possiedono un’auto immatricolata dal 2009 in poi. Il governo ha quindi dato il proprio via libera alla proposta di Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, formulata l’11 luglio. La decisione è stata formalizzata in occasione dell’ultima seduta del Consiglio di Stato prima delle vacanze natalizie.
Il meccanismo di calcolo dell’imposta continuerà a basarsi sul principio degli ecoincentivi. Ma “la modifica normativa approvata dal governo – in base a quanto concordato nello scorso mese di luglio – ridurrà di 5 milioni di franchi il ricavato totale dell’imposta”, scrive il Consiglio di Stato precisando che questo “consentirà tra l’altro di applicare una riduzione media pari quasi al 5 per cento sull’importo dovuto per il 2009 dai detentori di veicoli immatricolati in Ticino a partire dal 2019”.
Il Preventivo per l’anno prossimo recentemente approvato dal Gran Consiglio prevede già 5 milioni di franchi da restituire a chi ha subito l’aumento sproporzionato della tassa nel 2018. Ma c’è dell’altro. E anche questa non è una novità, visto che lo stesso Gobbi l’aveva anticipato la scorsa settimana in parlamento. Il Consiglio di Stato, infatti, ha stabilito che in gennaio invierà in consultazione il nuovo meccanismo di calcolo per l’imposta di circolazione. La proposta, intesa come risposta alle richieste avanzate dal Ppd con il lancio di due iniziative popolari, sarà sottoposta ad Automobile club svizzero, Touring club svizzero, Associazione traffico e ambiente e ai partiti. Una volta ricevute le rispettive osservazioni, il governo elaborerà il messaggio da sottoporre al plenum del Gran Consiglio.

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Articolo pubblicato nell’edizione di venerdì 21 dicembre 2018 del Corriere del Ticino

Strade: Fattura addolcita del 5%
L’imposta di circolazione sarà meno salata per i proprietari di un’auto immatricolata dal 2009.
Nelle casse cantonali mancheranno 5 milioni – Al via la consultazione sulla nuova formula.
Uno sconto del 5% sull’imposta di circolazione 2019. È quanto troveranno sotto l’albero i proprietari di una vettura immatricolata a partire dal 2009. Lo rende noto il Dipartimento delle istituzioni precisando come «nella sua ultima seduta dell’anno, il Consiglio di Stato ha approvato la modifica del Regolamento sulle imposte di circolazione, che definisce l’importo che gli automobilisti ticinesi dovranno versare nel 2019».
E anche se l’anno prossimo il meccanismo di calcolo continuerà a basarsi sul principio degli ecoincentivi, la modifica normativa approvata dal Governo «ridurrà di 5 milioni di franchi il ricavato totale dell’imposta.
Questo – aggiunge il dipartimento di Norman Gobbi – consentirà tra l’altro di applicare una riduzione media pari quasi al 5% sull’importo dovuto per il 2019 dai detentori di veicoli immatricolati in Ticino a partire dal 2009».

Esborso troppo alto, è ricorso
Uno sconto sulla fattura questo che, ricordiamo, fa seguito a una sentenza della Camera di diritto tributario del Tribunale d’appello che ad inizio anno aveva accolto parzialmente il ricorso di tre cittadini che avevano contestato l’aumento dell’imposta di circolazione per il 2017. In particolare, nella sentenza i giudici hanno ritenuto «troppo alto» il margine d’apprezzamento che l’attuale legge – basata appunto sul sistema della neutralità finanziaria tra bonus e malus – lascia al Consiglio di Stato. In tal senso, la sentenza del Tribunale d’appello ha quantificato in una variazione massima del 10% lo spazio di manovra «accettabile».

Per adeguarsi, a luglio Norman Gobbi aveva dunque proposto all’Esecutivo di rimborsare, oltre ai ricorrenti, tutti i cittadini che erano stati penalizzati con il calcolo d’imposta per il 2017. Il tutto ricalibrando anche il prelievo stimato nel 2018. Costo totale dell’operazione: circa 4 milioni di franchi. Approdato il dossier sul tavolo del Governo, da parte sua il Consiglio di Stato ha però preferito optare per lo sconto del 5%. Una riduzione che si inserisce altresì nel controprogetto governativo alle iniziative popolari lanciate dal PPD denominate «Gli automobilisti non sono bancomat» e «Per un’imposta di circolazione più equa» – che avevano raccolto 23.116 sottoscrizioni – chiedono non solo la restituzione dell’aumento deciso dal Governo per il 2017, ma anche di instaurare un’imposta di circolazione «più semplice ed equa».

Questione di massa e d’emissione
E proprio in tal senso, nella sua riunione settimanale il «Consiglio di Stato ha inoltre condiviso il principio che definisce il nuovo meccanismo di calcolo, in risposta alle richieste di due iniziative popolari tuttora pendenti».
Nel mese di gennaio, la proposta sarà sottoposta a «una fase preliminare di consultazione che coinvolgerà Automobile club svizzero, Touring club svizzero, Associazione traffico e ambiente e i partiti rappresentati in Gran Consiglio. Una volta ricevute le osservazioni ai quesiti posti – conclude il Governo – il Consiglio di Stato elaborerà il messaggio definitivo da sottoporre al Parlamento». E in attesa di conoscere l’esito della consultazione, gli ingredienti fondamentali della nuova formula sono soprattutto due: la massa a vuoto del veicolo e le emissioni di CO2.

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