La vicinanza con Milano e la migrazione sono tra i principali fattori della decisione presa dal SIC. Il Ticino è tra i maggiori beneficiari dell’aumento dei contributi sulla “sicurezza dello Stato”. Grazie all’aumento saranno creati’ 20 nuovi posti nelle varie polizie. I Cantoni riceveranno quest’anno 10,4 milioni di franchi da Berna, due in più rispetto a finora. La ripartizione dei milioni supplementari, rivelata oggi da “Blick”, è stata confermata all’ats da Isabelle Graber, portavoce del Servizio delle attività informative della … Approfondire
«Ma proposition de fermer la frontière concerne tous les Suisses»
Da LeMatin Dimanche l Migration Que faire face à l’afflux de réfugiés au Tessin? Le conseiller d’Etat tessinois et membre de la Lega Norman Gobbi veut fermer la frontière sud de la Suisse, même s’il est politiquement difficile de le faire.
Comment un homme d’Etat peut-il en arriver à proposer la fermeture de la frontière?
Je me dis qu’il vaut mieux tirer la sonnette d’alarme aujourd’hui, avant qu’il ne soit trop tard. Je dois défendre les intérêts de mon can- … Approfondire
“Abbiamo chiesto l’espulsione”
Da RSI.CH l Norman Gobbi conferma la richiesta fatta a Berna per allontanare dalla Svizzera il giovane vicino a posizioni dell’IS.
“Il Dipartimento delle Istituzioni ha inviato una richiesta di espulsione in data 10 marzo, dopo aver ricevuto informazioni di polizia”. Sono parole del direttore Norman Gobbi, che conferma quanto anticipato da Liberatv, e sono riferite al cittadino di nazionalità marocchina vicino a posizioni dell’IS intervistato giovedì da Falò.
Quanto alle effettive possibilità, che questa richiesta venga accolta il responsabile … Approfondire
Per non restare così esposti ai rischi!
Permettere la posa di cimici e telecamere, consentire sorveglianza della corrispondenza postale come pure le intercettazioni telefoniche preventive al di fuori dei procedimenti penali, raccogliere e conservare informazioni su persone potenzialmente pericolose per il nostro Paese e per altre Nazioni: tutte queste azioni a tutela della nostra sicurezza oggi in Svizzera non sono possibili. La motivazione? La nostra attuale legge non ce lo permette. Ma da questo pomeriggio, qualcosa potrebbe cambiare. Nella seduta odierna, il Consiglio nazionale dibatterà difatti proprio … Approfondire
Jihad: «Il livello d’allarme è già alto»
Il capo dei servizi informativi svizzeri Markus Seiler parla di terrorismo e attentati «Da noi decine di spie agiscono sotto copertura – Ci mancano mezzi adeguati». Il terrorismo, i conflitti nel mondo e l’estremismo violento, ma anche lo spionaggio e il furto di dati personali. Sono queste le principali minacce dalle quali il Paese deve proteggersi secondo Markus Seiler, direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Durante la conferenza «Che cosa minaccia la Svizzera nel 2015?» – organizzata … Approfondire
Le sfide dei servizi segreti per la sicurezza del nostro Paese
Le notevoli conoscenze acquisite nel corso della sua esperienza da Markus Seiler, Direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), hanno reso la conferenza tenutasi ieri sera a Bellinzona presso l’auditorium di BancaStato un’occasione unica per riflettere su questioni di primaria importanza per la sicurezza del nostro Paese. Tengo in questa sede a ringraziare Markus Seiler per aver gentilmente accettato il mio invito e per aver permesso al pubblico in sala di “toccare con mano” le opinioni del più … Approfondire
L’80% delle nostre mail spiate da Londra e Washington
Parola del capo degli 007 Markus Seiler, a Bellinzona per parlare di sicurezza. E sul terrorismo avverte: “39 persone partite dalla Svizzera per arruolarsi in Siria”.
“L’80% delle nostre mail, prima di giungere a destinazione, passano da Londra e da Washington dove vengono copiate”. Un’affermazione che sembra rubata da un copione di un film se non fosse di Markus Seiler, il capo degli 007 in Svizzera. Il direttore del Sic, il servizio delle attività informative della Confederazione era oggi, mercoledì … Approfondire
Combattenti europei in Siriae Irak: un pericolo per noi
Lavorare in profondità per consolidare la nostra sicurezza.
La cronaca mondiale di questa settimana è stata stravolta dalla brutale strage di Parigi e dagli eventi che sono seguiti che hanno fatto oltre una ventina di morti. La Francia, quinta potenza mondiale a livello militare-strategico, è stata colpita nel suo cuore. Un fatto che solleva diversi dubbi sulla reale capacità di controllare i cosidetti ‘foreign fighters’, ossia europei e stranieri residenti in Europa che si recano per combattere nei territori oggetto … Approfondire
L’eterno oscillare tra libertà e sicurezza
A cinque giorni dalla brutale strage e dai successivi ed altrettanto brutali eventi avvenuti a Parigi, i quesiti che si pongono sono sempre più numerosi. Dal perché i servizi francesi abbiano interrotto i controlli sui fratelli Kouachi circa sei mesi fa, poiché non ritenuti pericolosi, all’opinabilità delle inevitabili teorie complottiste sollevate da alcuni. Una situazione imprescindibile, come accade sempre dopo dei fatti violenti e incivili che colgono tutti di sorpresa nel nostro vivere quotidiano, ormai convinti che si possa controllare … Approfondire
Wie sicher, wie frei wollen wir sein?
Die kriegsähnlichen Zustände in Paris wühlen die westliche Gesellschaft auf. In der Schweiz wird der Ruf nach mehr Sicherheit laut.
Es war der 3. September, der Didier Burkhalter zum weltweiten Twitter-Star machte. An diesem Tag stellte ein Journalist von «Le Temps» ein Foto ins Netz. Zu sehen war ein Mann, der am Bahnhof Neuenburg auf den Zug wartet und in sein Smartphone tippt. Das Bild zeigte Didier Burkhalter, den Schweizer Bundespräsidenten und Vorsitzenden der OSZE, allein, inmitten von Pendlern. Ohne … Approfondire