Migranti, scatta la cellula di crisi

Migranti, scatta la cellula di crisi

La richiesta è partita dalla Polizia cantonale per gestire l’ondata di profughi che premono sul confine. A seguito della situazione creatasi sulla fascia di confine, il Comandante della Polizia cantonale ha richiesto l’attivazione di uno Stato Maggiore di Condotta ad hoc.

Questa misura è stata avvallata dal Direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Norman Gobbi. Questo pomeriggio a Rivera vi è stata la prima riunione di coordinamento, sotto la direzione del Comandante Matteo Cocchi, alla presenza di rappresentanti della Polizia cantonale, … Approfondire

Italia e immigrazione: prima che sia troppo tardi!

Italia e immigrazione: prima che sia troppo tardi!

Le immagini dalla stazione centrale di Milano sono lo specchio del fallimento europeo in materia di controllo dell’immigrazione. La stessa UE critica però la Svizzera, e l’Italia critica il Ticino per voler evitare di cadere nel baratro verso cui il Continente si è avviato velocemente e ciecamente!
Centinaia di immigrati clandestini, profughi e non, si ammassano nottetempo per dormire nella stazione di Milano Centrale (vedi foto). Questa triste immagine è la tragica conferma del fallito tentativo europeo di controllare l’immigrazione, … Approfondire

Caso Pasi, Gobbi: “Rispetto la decisione di Lauber”

Da LIBERATV.CH l Il ministro delle istituzioni commenta il terremoto al Ministero Pubblico della Confederazione: “Il Procuratore Generale mi ha informato tempestivamente. È importante che le autorità cantonali e federali continuino a collaborare a braccetto”.

“Rispetto la decisione del Procuratore Generale della Confederazione”. Il ministro della giustizia Norman Gobbi si esprime innanzitutto con rispetto istituzionale a proposito del terremoto in corso alla sede ticinese del Ministero Pubblico federale di Lugano. Terremoto che ha portato alla sospensione del procuratore capo Pierluigi … Approfondire

Imposta di successione: oltre il danno, la beffa!

Imposta di successione: oltre il danno, la beffa!

Il prossimo 14 giugno saremo chiamati ad esprimere il nostro parere sull’iniziativa popolare relativa alla riforma dell’imposta sulle successioni. Essa prevede l’introduzione di un’imposta nazionale sulle successioni e sulle donazioni con un’aliquota del 20%, in caso di superamento del valore-franchigia di 2 milioni di franchi. Due terzi del gettito andrebbero a finanziare l’AVS, mentre un terzo spetterebbe ai Cantoni, le cui imposte sulle successioni e sulle donazioni attualmente in vigore sarebbero abrogate. Personalmente, ritengo questa iniziativa molto pericolosa, in quanto … Approfondire

Gobbi risponde a Maroni

Gobbi risponde a Maroni

Da RSI.CH l Il direttore del Dipartimento istituzioni reagisce alle esternazioni del presidente della Regione Lombardia sull’estratto del casellario giudiziario.

All’indomani delle preoccupazioni espresse dal presidente della Regione Lombardia circa l’introduzione, da parte ticinese, dell’obbligo per frontalieri e dimoranti di produrre estratto del casellario giudiziale e certificato dei carichi pendenti, il consigliere di Stato Norman Gobbi, al microfono di Daniela Giannini, illustra la posizione ticinese.

Il problema esiste da ambo le parti del confine. Da parte nostra, precisa Gobbi, si … Approfondire

Immigrazione di massa:il Consiglio di Stato prende posizione sull’avamprogetto di modifica della Legge federale sugli stranieri

Immigrazione di massa:il Consiglio di Stato prende posizione sull’avamprogetto di modifica della Legge federale sugli stranieri

Il Consiglio di Stato ha ribadito oggi che il nuovo articolo costituzionale 121a deve essere pienamente attuato entro il febbraio 2017, e che ogni modifica della legislazione federale in questo ambito dovrà essere accompagnata da un adeguamento dell’accordo sulla libera circolazione delle persone. Il Governo ha inoltre affidato al prof. Michael Ambühl, del Politecnico federale di Zurigo, il mandato di elaborare la proposta di una clausola di salvaguardia specificamente dedicata al mercato del lavoro ticinese e alla protezione della manodopera … Approfondire

Per non restare così esposti ai rischi!

Per non restare così esposti ai rischi!

Permettere la posa di cimici e telecamere, consentire sorveglianza della corrispondenza postale come pure le intercettazioni telefoniche preventive al di fuori dei procedimenti penali, raccogliere e conservare informazioni su persone potenzialmente pericolose per il nostro Paese e per altre Nazioni: tutte queste azioni a tutela della nostra sicurezza oggi in Svizzera non sono possibili. La motivazione? La nostra attuale legge non ce lo permette. Ma da questo pomeriggio, qualcosa potrebbe cambiare. Nella seduta odierna, il Consiglio nazionale dibatterà difatti proprio … Approfondire

Più poliziotti in Svizzera

Più poliziotti in Svizzera

Aumento globale degli effettivi delle forze dell’ordine del 2%. In Ticino l’incremento in due anni è stato del 7%. Il numero degli agenti di polizia attivi in Svizzera è aumentato di 400 unità a livello nazionale durante il 2014, di cui 59 solo in Ticino. A segnare la maggior progressione in termini numerici il Ticino che ha visto gli agenti delle polizie comunali e di quella cantonale crescere dalle 871 unità di fine 2013 a 930 di inizio 2015, ossia … Approfondire

“Serve un budget di 5 miliardi”

“Serve un budget di 5 miliardi”

I delegati della Società Svizzera degli Ufficiali, riuniti a Locarno, hanno approvato all’unanimità un documento sull’esercito

I delegati della Società Svizzera degli Ufficiali (SSU), riuniti a Locarno, hanno approvato all’unanimità un documento sulla politica di sicurezza e sull’esercito svizzero. La SSU ha ribadito le sue richieste: un budget per l’esercito di 5 miliardi di franchi all’anno, un effettivo pari ad almeno 100.000 militi nonché il mantenimento dell’esercito di milizia sulla base dell’obbligo di leva.

“Dopo quattro anni era necessario adeguare … Approfondire

Jihad: «Il livello d’allarme è già alto»

Jihad: «Il livello d’allarme è già alto»

Il capo dei servizi informativi svizzeri Markus Seiler parla di terrorismo e attentati «Da noi decine di spie agiscono sotto copertura – Ci mancano mezzi adeguati». Il terrorismo, i conflitti nel mondo e l’estremismo violento, ma anche lo spionaggio e il furto di dati personali. Sono queste le principali minacce dalle quali il Paese deve proteggersi secondo Markus Seiler, direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Durante la conferenza «Che cosa minaccia la Svizzera nel 2015?» – organizzata … Approfondire