Asylbeamte befürchten gewaltsamen Durchbruch an der Grenze

Asylbeamte befürchten gewaltsamen Durchbruch an der Grenze

Da SonntagsZeitung.ch, 14 agosto 2016 | Vertraulicher Lagebericht warnt vor Schreckensszenarien – die Ordnungskräfte sind auf eine Eskalation vorbereitet

Offiziell gaben Justizministerin Simonetta Sommaruga und ihre Asylbeamten Entwarnung. Von rückläufigen Asylzahlen war diese Woche die Rede und davon, dass die Schweiz für Asylsuchende immer mehr vom Zielland zum Transitland werde.

Intern tönt das anders: Man fürchtet sich vor dem Anschwellen der Asylgesuche und gar vor Grenzdurchbrüchen. In einem vertraulichen Bericht zur «Migrationslage Schweiz und Europa» wälzt das Analysezentrum im Staatssekretariat … Approfondire

«Das darf es in Europa nicht mehr geben»

«Das darf es in Europa nicht mehr geben»

Dal Tages Anzeiger del 12 agosto 2016 | Simonetta Sommaruga zeigt sich betroffen über die Flüchtlingscamps in Como. Alle Dublin-Staaten müssten ihren Teil der Verantwortung übernehmen.

Im Juni waren es mehr als 100 pro Tag, Männer, Frauen, Kinder, die nach einer zum Teil lebensgefährlichen Flucht im Tessin aufgegriffen wurden. Weil sie weder über die nötigen Papiere verfügten noch einen Asylantrag stellten, schickten sie die Grenzwächter umgehend nach Italien zurück. Einige versuchen es immer wieder, verstecken sich in Zügen, die nach … Approfondire

‘La Svizzera non è un corridoio’

‘La Svizzera non è un corridoio’

Da LaRegione del 12 agosto 2016 | Norman Gobbi attendeva un cenno da Berna, e la consigliera federale Simonetta Sommaruga l’ha dato: «Segnale timido, ma c’è» – Incontro confidenziale con i prefetti di Como e Varese.

Lui, il ministro ticinese Norman Gobbi , si attendeva un cenno da Berna. Lei, la consigliera federale Simonetta Sommaruga , rimasta colpita dalla scena aperta di Como – «è difficile da sopportare» –, lo ha dato. «Simili condizioni in Europa non dovrebbero esistere», ha

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È lo ‘stato di necessità’

È lo ‘stato di necessità’

Da La Regione dell’11 agosto 2016 | Il Cantone ha decretato lo stato di necessità per il Mendrisiotto: snellite le procedure per creare un unico centro di accoglienza temporaneo a Rancate, che sostituirà tre impianti di Pci – Norman Gobbi: «Occorre abbassare i toni».

Il Mendrisiotto da ieri è in ‘stato di necessità’. Davanti a una situazione straordinaria il governo cantonale ha reagito con strumenti eccezionali. Il capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi rimette, però, subito il campanile al centro

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Da Locarno al confine di Chiasso

Da Locarno al confine di Chiasso

Editoriale di Bruno Costantini, dal CdT dell’11 agosto 2016 | «Anche se le responsabilità stanno altrove, non possiamo fare finta di nulla: non dovremo essere ingenui e dovremo vigilare affinché la Confederazione non faccia con il Ticino ciò che l’Unione europea fa con l’Italia».

Nella mondanità nostrana li si trovano ovunque, belli, lisciati, con il bicchiere e il piatto in mano, quell’aria glamour da provincia soddisfatta (nonostante i continui lamenti contro quelli che ci ruberebbero il pane), il tocco sciallo-casual, … Approfondire

Rancate, sì al centro migranti

Rancate, sì al centro migranti

Da RSI.ch, servizio del Quotidiano e del Telegiornale del 10 agosto 2016 | Saranno ospitati in modalità temporanea nella zona industriale gli stranieri in attesa di riammissione in Italia

Link ai video: http://www.rsi.ch/g/7858016

Il Centro unico temporaneo per migranti in procedura di riammissione in Italia con sede a Rancate sarà attivato. Un comunicato stampa del Consiglio di Stato nella serata di mercoledì ha chiarito alcuni particolari di questa decisione, taluni trapelati già nel primo pomeriggio.

La struttura, che sarà operativa … Approfondire

Migranti a partire da fine agosto

Migranti a partire da fine agosto

Dal Corriere del Ticino dell’11 agosto 2016 | Confermato il progetto di centro unico a Rancate: accoglierà per una notte i profughi in attesa del rinvio in Italia – Giunte chiare garanzie su sicurezza e condizioni umanitarie, Norman Gobbi: «Lo facciamo per il Mendrisiotto».

Il centro unico a Rancate per alloggiare i migranti in attesa di essere riammessi in Italia si farà e potrà accogliere fino a 150 persone. A partire da fine agosto – «la struttura sarà agibile al … Approfondire

Das Flüchtlingscamp vor Chiassos Toren

Das Flüchtlingscamp vor Chiassos Toren

Dal Neuer Zürcher Zeitung del 10 agosto 2016 | Die Zahl der Gestrandeten an der Grenze zur Schweiz wächst rasch Etwa 500 Migranten biwakieren am Bahnhof der italienischen Grenzstadt Como. Sie alle hoffen auf Weiterreise in die Schweiz.

«Como San Giovanni»: So heisst der erste Bahnhof auf italienischem Boden. Diesen passieren alle Zugreisenden Richtung Süden, wenn sie die Schweizer Grenzstadt Chiasso hinter sich gelassen haben. Der etwas verlotterte Bau dient aber auch immer mehr Flüchtlingen auf ihrem Weg nach Mittel- … Approfondire

Migranti a Como, la polemica politica non conosce confini

Migranti a Como, la polemica politica non conosce confini

Da tio.ch, 9 agosto 2016 | Alla richiesta del consigliere regionale PD Luca Gaffuri di fare passare i migranti attraverso un corridoio umanitario risponde Gobbi: «Politica del bla bla, la Germania non lo permetterebbe»

Mentre da Como vi è ancora un nulla di fatto sui provvedimenti da adottare per fronteggiare l’emergenza migranti, a livello politico la polemica non conosce confini. Alla richiesta di un corridoio umanitario espressa alla Rsi dal consigliere regionale lombardo del PD, Luca Gaffuri, per fare in … Approfondire

Una mela, un migrante

Una mela, un migrante

Da LaRegione Ticino, di Andrea Manna e Daniela Carugati l Gli uomini e le donne in attesa alla stazione ferroviaria di Como sono ormai 500. Aumentano i migranti assistiti dai volontari di Firdaus. E sale la pressione alla frontiera ticinese. Il ministro Gobbi intende infatti incontrare i prefetti di Como e Varese e chiedere a Berna l’intervento della Polizia militare a supporto delle Guardie di confine. Nodo, la gestione dei respingimenti.

Le mele sono diventate ormai una sorta di unità … Approfondire