Dal Mattino della domenica | Una scelta responsabile per tutti i ticinesi
Mancano due settimane a domenica 12 febbraio. Ognuno di noi – dal vivo o con il voto per corrispondenza – si recherà alle urne per esprimersi su quattro oggetti a livello Cantonale: oltre alla protezione giuridica degli animali, voteremo su due modifiche di legge nell’ambito della socialità e sulla riduzione da quattro a tre giudici dei provvedimenti coercitivi. Quest’ultime sono tre misure che abbiamo proposto come Governo nell’ottica … Approfondire
Giudici, ottimizzare senza smantellare
Da laRegione | L’opinione – Norman Gobbi
L’ex Presidente dell’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi Edy Meli affermava negli scorsi giorni su questo quotidiano che ridurre il numero dei giudici dell’ufficio ‘lede la dignità dell’esercizio di una funzione giudiziaria per il proverbiale piatto di lenticchie’. Ritengo una simile affermazione non condivisibile. Per più ragioni. La riduzione di un giudice permette innanzitutto di risparmiare annualmente oltre 250mila franchi. Nel 2020 il Cantone avrà quindi risparmiato un milione di franchi. Non direi … Approfondire
Quarto giudice, verdetto ai cittadini
Dal Corriere del Ticino | Il 12 febbraio la decisione sulla riduzione di un’unità assegnata all’Ufficio dei provvedimenti coercitivi – Si tratta di una misura di risparmio avallata dal Parlamento e contestata dalla sinistra tramite referendum
Il 12 febbraio saremo chiamati a dire se in Ticino c’è un giudice di troppo o se la riduzione di un’unità proposta dal Governo e avallata dal Parlamento mette a rischio uno dei rami dell’ordine giudiziario. Nell’occhio del ciclone della politica è finito il … Approfondire
Magistratura Norman Gobbi: «Per le nomine più gerarchia»
Dal Corriere del Ticino | Per la nomina dei magistrati si fa largo un’alternativa. L’annuncio è stato dato martedì a Piazza del Corriere. Tra le ipotesi scaturite dal gruppo di lavoro Giustizia 2018 c’è la possibilità che il Parlamento elegga unicamente il Procuratore generale e i procuratori capi che poi, a loro volta, sceglierebbero i procuratori pubblici. E cosa ne dice il principale ispiratore Norman Gobbi? «Dal Parlamento ci sono giunti diversi stimoli, come l’idea di prevedere un periodo di … Approfondire
Tre giudici: una soluzione che funziona
Dal Corriere del Ticino | L’opinione
Il prossimo 12 febbraio ci esprimeremo sulla proposta di un nuovo assetto dell’Ufficio dei giudici dei provvedimenti coercitivi: in poche parole, in futuro è prevista la presenza di tre giudici al posto di quattro. Questo permetterebbe al Cantone, come noto, di risparmiare più di 250 mila franchi all’anno. La domanda che pongono i contrari al provvedimento riguarda la possibilità che – con un magistrato in meno – sia possibile assicurare la stessa qualità del … Approfondire
‘Decisioni di qualità anche con tre giudici e un giurista’
Da laRegione | «Un sacrificio sostenibile». E che di sicuro non «banalizza» né «mette in pericolo» l’amministrazione della Giustizia. Parole del capo del Dipartimento istituzioni (Di) Norman Gobbi che difende la riduzione del numero di Giudici dei provvedimenti coercitivi (Gpc) da quattro a tre. Una riduzione che parte da lontano. Da quando nel 2011 è entrato in vigore il Codice di diritto processuale penale svizzero, che ha portato il Gran Consiglio a ‘fondere’ due categorie di magistrati che fino ad … Approfondire
Il caso Corti investe la politica
Dal Corriere del Ticino | L’infuocata lettera di dimissioni inoltrata dal procuratore pubblico ha scatenato un’ondata di reazioni – Per Michele Foletti il magistrato non va sostituito – Ivo Durisch: «L’atteggiamento della Lega è pericoloso»
Si è scatenata la polemica attorno alle dimissioni del procuratore pubblico Nicola Corti , inoltrate lo scorso 22 dicembre con una lettera infuocata indirizzata all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. Il primo politico a essersi espresso sulla vicenda è stato il leghista Michele Foletti , che … Approfondire
Meno costi, più qualità e più posti di lavoro in Valle
Dal Mattino della domenica | Norman Gobbi ha presentato il nuovo Contact Center dell’Ufficio di esecuzione aperto a Faido
Le riforme del Dipartimento delle istituzioni
Quando sono entrato in Consiglio di Stato nel 2011 e ho assunto la carica di Direttore del Dipartimento delle istituzioni ho trovato un’Amministrazione cantonale dotata di molto potenziale ma con molto margine di manovra sul quale lavorare per migliorare il servizio che lo Stato può, e deve, offrire ai cittadini. Molta burocrazia e tanti meccanismi … Approfondire
Un centro esecuzioni a Faido
Da RSI.ch | Inaugurata la nuova struttura che vuole offrire un servizio migliore e contenere i costi
Un servizio migliore alla popolazione e un risparmio per le casse ticinesi. Sono questi i due obbiettivi del nuovo centro di contatto dell’Ufficio di esecuzione inaugurato ufficialmente giovedì a Faido.
La nuova struttura, già attiva dal mese di ottobre, rappresenta un contatto diretto con il cittadino ed evade buona parte delle richieste in entrata, sgravando gli altri uffici regionali.
Il progetto è inoltre … Approfondire
Ufficio cantonale di esecuzione in versione 2.0
Dal Corriere del Ticino | Contact Center centralizzato in Leventina: «Qualità del servizio, efficienza amministrativa e sostegno alla periferia» Migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini, aumentare l’efficienza della macchina amministrativa evitando sprechi di risorse e sostenere una regione periferica.
L’operazione presentata ieri alla stampa dal Dipartimento delle Istituzioni punta a tutti questi obiettivi messi insieme. Si tratta del nuovo Contact Center dell’Ufficio di esecuzione, attivo dal 3 ottobre scorso al Pretorio di Faido. In sostanza il servizio costituisce … Approfondire