SuperNorman contro le residenze fittizie: 50 permessi revocati

SuperNorman contro le residenze fittizie: 50 permessi revocati

Al gioco sporco delle residenze fittizie e dei permessi facili Supernorman ha detto no! E l’ha fatto con misure concrete ed efficaci. E la battaglia continua…

Il Direttore del Dipartimento delle Istituzioni ha infatti istituito da tempo più controlli in seno all’Ufficio che emette i permessi per gli stranieri e creando per i Comuni un servizio telefonico preferenziale per segnalare eventuali abusi. Gobbi l’aveva annunciato all’indomani della votazione del 9 febbraio ed è stato di parola. Tanto che questi controlli hanno permesso di rilevare una cinquantina di abusi, per i quali c’è stata immediatamente la revoca del permesso di dimora.

Ma non solo: fra le misure già attuate dal Dipartimento delle istituzioni nella lotta agli abusi c’è difatti quella di controllare meglio tutti i dossier in materia di immigrazione. Se nella legislatura precedente, l’obiettivo dell’Ufficio della migrazione era essenzialmente “produttivo”, ovvero avere il minor numero di pendenze aperte nel rilascio dei permessi, oggi, per volontà del Consigliere di Stato leghista, la priorità è data alla qualità degli accertamenti sui singoli dossier e quindi alla verifica minuziosa dei documenti trasmessi dai cittadini stranieri che richiedono un permesso.

Non appena quindi sorgono dei dubbi in merito a un richiedente, i funzionari del Dipartimento delle istituzioni approfondiscono il caso. Dall’autunno scorso, grazie ad una riorganizzazione interna, il Dipartimento di Norman Gobbi ha creato un nuovo servizio all’interno dell’Ufficio della migrazione che contribuisce a monitorare ed approfondire casi dubbi. Tra i vari compiti affidati a questi funzionari, vi è anche quello di ricevere le segnalazioni da altre autorità cantonali, ad esempio l’Ufficio del sostegno sociale per i casi di assistenza, dalle autorità comunali o dai cittadini, di eventuali irregolarità o di violazioni alle normative sugli stranieri.

A partire dal 19 gennaio è inoltre attiva sempre presso l’Ufficio della migrazione una hotline che consentirà una gestione più efficace dei contatti e delle relazioni con gli utenti e in particolare delle Autorità comunali. Questo centralino che smisterà le chiamate in entrata, permetterà ai funzionari dell’Ufficio della migrazione di avere più tempo a disposizione per compiere controlli approfonditi delle pratiche. I Comuni potranno invece contare su di un partner facilmente raggiungibile grazie ad una linea preferenziale ed esclusiva appositamente creata per le loro segnalazioni e richieste. Un servizio offerto alle Autorità comunali che potrà aiutare a portare alla luce potenziali comportamenti abusivi. L’Ufficio della migrazione non dispone per legge di ispettori da mandare sul terreno per effettuare i controlli, ma agisce su segnalazione da parte dei Comuni medesimi, di altre autorità e anche dei cittadini.

Il ruolo dei Comuni è dunque particolarmente importante visto che sono loro, ad esempio, che devono segnalare i casi di sospette dimore dubbie o fittizie e di soggiorni irregolari sul proprio territorio di stranieri. I cittadini tutti possono poi contribuire a denunciare all’Ufficio della migrazione, ma anche alla Polizia cantonale, casi di attività/soggiorno abusivo, residenza fittizia, ecc. Segnalare è quindi importante. Il Dipartimento di Norman Gobbi ha quindi messo in atto una strategia di controllo, favorendo anche lo scambio di informazioni tra le varie autorità cantonali per evitare abusi, in particolare in ambito di assistenza. Quanto fatto è dunque una chiara risposta alle aspettative della popolazione ticinese che con il voto del 9 febbraio 2014 ha chiesto ai politici un chiaro intervento nell’ambito dell’immigrazione.

MS
http://www.mattinonline.ch/supernorman-contro-le-residenze-fittizie-50-permessi-facili-revocati-e-la-battaglia-continua/

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