Da CDT.CH l Questa volta il Governo sta con Norman Gobbi. Se per il discusso caso delle affermazioni sulle «inutili» trattative con l’Italia nelle scorse settimane l’Esecutivo si era distanziato dalla posizione del collega leghista, ritenuta un’opinione personale, lo stesso non si può dire sulla dichiarazione rilasciata dal presidente lo scorso giugno a fronte dell’elevato numero di migranti in arrivo al confine ticinese.
«Se l’afflusso di rifugiati che giungono dall’Italia continua, dobbiamo chiudere temporaneamente le frontiere, è il solo modo per la Svizzera di esercitare pressione sui paesi che non rispettano i loro obblighi» aveva asserito Gobbi in un’intervista alla NZZ, destando scalpore e spingendo la deputata Lisa Bosia Mirra (PS) a interrogare il Consiglio di Stato sulla ragionevolezza di tale affermazione.
Ora è giunta la risposta governativa, nella quale si può leggere: «Le preoccupazioni espresse dal nostro collega lo scorso mese di giugno, sull’impatto di questo fenomeno sul nostro Cantone apparivano legittime, anche in ponderazione del fatto che in questi casi è assai difficile prevedere l’evolversi di un fenomeno di una tale portata». Insomma, stesso copione – una controversa dichiarazione rilasciata alla NZZ –, ma finale differente.
E a sostegno della propria tesi l’Esecutivo riporta alcuni dati statistici della Segreteria di Stato della migrazione, sui quali incide soprattutto il forte afflusso di cittadini eritrei che attraverso il mar Mediterraneo hanno raggiunto il sud Italia, e che si ritiene hanno «comprensibilmente destato qualche timore tra i politici, tra i quali di Direttore del Dipartimento delle istituzioni».
«Nel secondo trimestre – rileva il Governo – sono state registrate 7.384 domande d’asilo, ovvero 2.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2014 e 2.895 in più rispetto al primo trimestre 2015». Per quanto concerne il Centro di registrazione e procedura (CRP) di Chiasso, si evidenzia invece come «in aprile sono state presentate 613 domande d’asilo, in maggio 1.233 ed in giugno 1.766. Nello stesso periodo del 2014 al CRP di Chiasso erano state presentate 495 domande in aprile, 724 in maggio e 981 in giugno».