Sugli sci, ma con tutte le precauzioni del caso

Sugli sci, ma con tutte le precauzioni del caso

L’azione di Norman Gobbi per coordinare le eventuali aperture all’interno dell’arco alpino

Manca ancora la neve, perlomeno al sud delle Alpi, ma il tema di dare la possibilità alle stazioni sciistiche di essere aperte durante la stagione invernale è di grande attualità. “Per la Svizzera le stazioni sciistiche stanno come il mare per l’Italia o per la Spagna – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. Hanno un’importanza a livello economico, ma non solo. Lo sci, lo sappiamo, oltre a essere uno sport nazionale, è praticato da molte persone di ogni età. È però evidente che la crisi sanitaria legata al COVID-19 obbliga le autorità a una valutazione molto attenta. Proprio questa settimana Berna, attraverso le parole del Consigliere federale Alain Berset, ha annunciato la volontà di mantenere aperte le stazioni sciistiche, chiamate però ad applicare un rigido piano di protezione, così da limitare il più possibile i contatti ravvicinati e non protetti e dunque i rischi di contagio”. Qual è la sua posizione al riguardo? “Faccio due tipi di considerazione. Da un lato ritengo che se vengono applicate tutte le misure di protezione e prevenzione contenute nei rigidi piani di protezione delle stazioni sciistiche la possibilità che si possa praticare lo sci in pista è reale. Certo, anche in questi casi sarà necessario verificare che le cose vengano fatte in modo corretto, attraverso quindi dei controlli puntuali. Dall’altro lato, invece, dobbiamo monitorare quanto viene fatto nelle nazioni a noi confinanti. In questo senso, nell’ambito di Arge Alp, l’istituzione che raggruppa i Governi delle regioni dell’arco alpino, ho chiesto come Canton Ticino che ci possa essere un coordinamento sulle aperture proprio all’interno delle regioni coinvolte”.

Ricordiamo che Arge Alp è una associazione composta da 10 tra Province, Regioni, Länder e Cantoni appartenenti ad Austria, Germania, Italia e Svizzera. Per la Svizzera, oltre al Canton Ticino, vi partecipano il Cantone dei Grigioni e il Canton San Gallo. “All’interno di questa comunità – sottolinea il presidente del Governo Norman Gobbi – a parte qualche eccezione, la maggioranza dei governi regionali vuole garantire la pratica dello sci nelle stazioni invernali. Il problema nasce quando, per esempio in Italia, il Governo centrale vuole invece tenere chiuse le stazioni sciistiche. È quindi indispensabile creare un fronte comune, anche per valutare le condizioni in ambito sanitario nelle differenti regioni, nonché per adottare determinate misure che siano coerenti sui rispettivi versanti. Questo per far capire l’importanza economica della pratica dello sci e il suo valore sulla salute psico-fisica della popolazione. La situazione, comunque, sinora non è ancora ben definita. Vedremo se e come negli altri Stati si potrà sciare. Nei prossimi giorni verranno sicuramente prese le decisioni del caso”, conclude il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi.29

https://www.argealp.org/it

(immagine: www.airolo.ch)