Norman Gobbi: “Ormai l’80% a livello svizzero viene bloccato al confine sud”
La questione migratoria sembra uscita dai radar della politica cantonale e federale. Eppure le cifre degli arrivi illegali e delle richieste di domande d’asilo negli ultimi mesi dimostrano come il fenomeno non si sia arrestato, anzi. “Lo avevo detto già alla vigilia delle elezioni europee del giugno scorso: alcuni partiti a livello europeo hanno preferito togliere dall’agenda politica la questione della migrazione”, afferma il Consigliere di Stato, Norman Gobbi. “Pure a livello locale e nazionale sembra che il problema non esista più. Da una parte mi fa piacere: vuol dire che stiamo gestendo anche a livello cantonale nel migliore dei modi una situazione sempre difficile”.
Infatti sono i dati nudi e crudi a indicarlo. “Le ultime cifre in nostro possesso parlano di 2’002 persone fermate alle frontiere nelle due settimane dal 12 al 25 agosto. Ma ciò che più fa impressione è il fatto che ben l’80% di queste persone hanno tentato di entrare illegalmente al confine meridionale del Ticino! Insomma, il nostro Cantone e le forze preposte sopportano la quasi totalità del lavoro. Su 1’581 stranieri fermati in entrata nel Mendrisiotto solo 3 hanno dichiarato di voler richiedere l’asilo; 1’322 sono state respinte e 193 sono state rimpatriate. A titolo di paragone: nelle dogane nord e nord-est sono stati effettuati 332 fermi, mentre al confine orientale ci sono stati 33 fermi”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi.
Ma questo a che cosa è dovuto? “Ci fa capire che nonostante il numero di sbarchi in Italia sia notevolmente diminuito nel 2024 (dall’inizio dell’anno sono in totale 40mila quelli giunti dalle regioni africane, una diminuzione netta grazie agli accordi Italia-Tunisia in particolare), le misure adottate in altri Paesi – penso a Serbia, a Croazia e Slovenia per quanto riguarda la rotta balcanica o alla Spagna – hanno diminuito i passaggi su alcune direttrici. Si è invece mantenuto inalterato il flusso sud-nord attraverso l’Italia. Il dispositivo sembra però reggere bene al confine sud. E di questo occorre prenderne atto. Senza però mai dimenticare l’importanza di monitorare la situazione, così da non farsi cogliere impreparati nel caso di un aumento repentino delle entrate di illegali”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
A livello statistico aggiungiamo che il numero di domande d’asilo nelle due settimane prese in esame sono state 1’518, in aumento rispetto alle due settimane precedenti (dal 29 luglio all’11 agosto) quando erano state 1’416.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 1 settembre 2024 de Il Mattino della domenica