Strumenti e specialisti per prevenire il fenomeno
La prevenzione della radicalizzazione e della minaccia terroristica è sempre d’attualità. Il nostro Paese finora non è mai stato un obiettivo sensibile, ma questo non esclude che la situazione possa modificarsi. Il rischio zero – come tutti sappiamo – non esiste! Non dobbiamo però cedere a facili timori, bensì individuare gli strumenti che consentano di scongiurare attacchi contro l’incolumità della nostra comunità. I volti della radicalizzazione sono molteplici: si parla di estremisti di sinistra o di destra, di hooligans sportivi, di criminali, di cittadini accecati dall’odio e ancora di estremismi religiosi.
Nel 2017 la Confederazione, i Cantoni e i Comuni hanno avviato un Piano d’azione nazionale, con il coinvolgimento di numerosi partner della sicurezza nazionale, dalla Fedpol ai Servizi segreti fino alla Pretura federale. A livello cantonale, oltre all’apprezzato lavoro svolto della Polizia cantonale, ci siamo dotati di un dispositivo per accrescere la sicurezza sul territorio.
Una piattaforma contro gli estremismi
Lo scorso aprile il Consiglio di Stato – su proposta del mio Dipartimento – ha costituito una Piattaforma interdisciplinare di prevenzione contro gli estremismi composta da specialisti che operano nell’Amministrazione cantonale, nella Polizia cantonale e nella Magistratura. Molto importante è anche il ruolo svolto dai Comuni attraverso la conoscenza e la vicinanza alla popolazione residente. Inoltre, sarà fondamentale la strategia per l’integrazione degli stranieri. L’esperienza ci insegna che un processo d’integrazione, rapido e duraturo dei cittadini stranieri, resta uno degli strumenti più efficaci. Va da sé che le regole da rispettare sono sempre le nostre.
I primi risultati concreti
Questo lavoro di squadra è fondamentale: esso ci permette di sfruttare tutte le sensibilità in modo complementare. Si tratta infatti di elaborare e mettere in atto misure interdisciplinari a scopo preventivo, di accompagnamento e di deradicalizzazione. Nella prima fase d’attività della Piattaforma è stato realizzato il nuovo portale internet www.stopradicalizzazione.ch. Per eventuali necessità è anche possibile contattare una helpline confidenziale e gratuita. Due strumenti informativi e di raccolta di richieste d’informazione e di aiuto della popolazione. Le segnalazioni possono essere di tre tipi: richiesta d’informazioni, segnalazione da approfondire che vengono sottoposte a seconda dei casi ai rappresentanti del mondo della scuola e della formazione, dei servizi sociali e partner per l’integrazione e quelle di pericolo immediato subito trasmesse alla Polizia cantonale. Sito internet e linea telefonica sono misure che definisco demilitarizzate, che genitori, compagni di classe, famigliari possono utilizzare per segnalare comportamenti allarmanti. Raccogliere le segnalazioni d’aiuto della popolazione potrebbe poi permettere di trovare una tempestiva soluzione ai problemi sollevati. La società cambia velocemente e, per non perdere il contatto con la realtà, auspico un certo dinamismo del gruppo di lavoro nel mantenere aggiornati gli strumenti messi a disposizione.
Sempre in questa fase è stata avviata una serie di progetti di prevenzione rivolti agli addetti ai lavori e alla popolazione. Nei prossimi mesi, si proseguirà con il rafforzamento e l’estensione della rete settoriale intercantonale e intercomunale e sono previste delle azioni di sensibilizzazione mirate soprattutto all’interno delle scuole.
I nuovi strumenti consentono ora ai cittadini – le nostre sentinelle sul territorio – di segnalare situazioni sospette e contribuire a ridurre il rischio di minacce sul nostro territorio, a tutto vantaggio della sicurezza della popolazione ticinese.