Chi chiede l’elemosina in città, alle casse dell’autosilo o davanti ad alcuni grandi magazzini, magari suonando un flauto o una chitarra, potrà essere multato direttamente dagli agenti della polizia comunale. Ma non solo, i Comuni potranno vietare l’accattonaggio all’interno del loro territorio.
Il Gran Consiglio – con 56 voti a favore, 9 contrari e 13 astensioni – ha approvato un giro di vite da dare a una situazione delicata, poco conosciuta alle nostre latitudini fino a qualche anno fa, ma negli ultimi mesi in aumento con episodi di accattonaggio insistente, a volte pure aggressivo, con tanto di inseguimento dei clienti nel parcheggio del supermercato per chiedere soldi. Con la modifica della Legge cantonale sull’ordine pubblico, le competenze passano dunque dal Cantone ai Comuni che, al contrario di oggi, potranno multare chi chiede l’elemosina sul loro territorio senza dover far intervenire il ministero pubblico. Insomma una modifica per essere in grado di far fronte al fenomeno se dovesse continuare ad acuirsi.
«Sono soprattutto cittadini stranieri dell’Unione Europea, non domiciliati nel Cantone, anche sudamericani che sono in possesso di un passaporto spagnolo» ha sottolineato il direttore del dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi , rilevando che la modifica va pure inserita nel più ampio progetto Giustizia 2018 che prevede un passaggio di competenze sulle contravvenzioni per sgravare da questi incarti il ministero pubblico. «Queste persone sono comunque monitorate dalla gendarmeria territoriale perché si vuole dare un segnale chiaro della sorveglianza sul territorio» ha rilevato Gobbi ammettendo che al momento le polizie comunali poche volte intervengono perché la procedura per dare una multa è troppo macchinosa e lunga.
Da più parti è stato però chiesta un’analisi del fenomeno per capire le cause di questa situazione di degrado sociale.
CdT, 16.10.2013