Articolo pubblicato nell’edizione di sabato 6 ottobre 2018 de La Regione
Fallimenti e riorganizzazioni del settore, la settimana prossima la Gestione sentirà Gobbi.
Il consigliere di Stato: la proposta di Bourgeois va nella direzione auspicata dal Dipartimento istituzioni.
La recente nomina dell’Ufficiale dei fallimenti del Sopraceneri (Silvio Bottegal) è il primo. Il secondo, non ancora compiuto, è la designazione del Perito contabile che “fungerà da trait d’union tra l’Ufficio dei fallimenti della Divisione della giustizia e il Ministero pubblico”, come spiegava il Consiglio di Stato esprimendosi in luglio su un atto parlamentare di Matteo Pronzini (Mps).
Due passi con cui il Dipartimento istituzioni intende rispondere “in maniera concreta alle necessità operative e organizzative” del Cantone “dovute all’evoluzione registrata negli ultimi anni”, contrassegnati da “un aumento costante dei fallimenti”. Ma anche rafforzare l’azione di contrasto ai dissesti fraudolenti e ai crac ‘programmati’ da sedicenti imprenditori.
«Il tema della lotta ai fallimenti fraudolenti e a quelli pilotati è complesso e va gestito di concerto con varie autorità, non solo del Dipartimento istituzioni – annota il suo direttore Norman Gobbi –. Importante è accrescere la collaborazione tra gli Uffici e le autorità interessati, nell’ottica di procedure coordinate che perseguano l’obiettivo comune di migliorare la lotta contro questo tipo di fallimenti, che, ricordo, rappresentano comunque una minoranza dei casi». In grado però di provocare danni anche importanti all’economia e alla collettività. Sinergie dunque indispensabili.
Nel quadro di questa collaborazione accresciuta si inserisce – indica ancora Gobbi – una prima misura, quella della nuova funzione di Perito contabile all’interno dell’Ufficio dei fallimenti».
La designazione del perito? «Siamo nella seconda fase di selezione a seguito dei primi colloqui». Una volta operativo, il Perito contabile «si occuperà dell’analisi contabile e finanziaria relativa agli incarti dell’ufficio, predisponendo le eventuali segnalazioni al Ministero pubblico, agevolandone così l’attività inquirente». Ma non basta. Perché «occorrerà anche una trattazione efficace dei dossier e al riguardo sensibilizzeremo il nuovo procuratore generale Andrea Pagani». Sul piano legislativo? «La materia è di competenza federale – rammenta il capo del Dipartimento istituzioni –. Ovviamente il Canton Ticino sostiene in generale le modifiche volte a intensificare la lotta contro questo genere di abusi, che hanno un impatto nefasto sul nostro sistema socio-economico».
Proprio un paio di settimane fa il Consiglio nazionale ha aderito in maniera convinta alla mozione del deputato friburghese del Plr Daniel Bourgeois: mozione, riferiva l’Ats, che chiede di negare per un determinato periodo di tempo alle persone condannate per cattiva gestione o mancato versamento degli oneri sociali l’iscrizione nel registro di commercio nel caso in cui decidano di avviare una nuova attività commerciale. Questa proposta, rileva Gobbi, «va nella direzione auspicata dal Dipartimento, quella cioè di aumentare i controlli nei confronti delle società, una direzione simile a quella richiesta dal recente atto parlamentare del consigliere nazionale Giovanni Merlini. Auspichiamo che il Consiglio federale tenga in debito conto queste pertinenti modifiche legislative nell’adottare il messaggio concernente la modifica della Legge federale sull’esecuzione e sul fallimento, atteso per la fine dell’anno».
Torniamo in Ticino, dove martedì prossimo la Commissione della gestione del Gran Consiglio sentirà Gobbi e la responsabile della Divisione giustizia Frida Andreotti. Un’audizione, dice il liberale radicale Giacomo Garzoli, coordinatore della sottocommissione sotto la cui lente c’è la riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare cantonale tratteggiata nel 2017 dal Consiglio di Stato, «che dovrebbe permetterci di capire, come spero, se il messaggio che stiamo esaminando sia ancora attuale o vada rivisto dal governo. E questo alla luce da una parte della nomina del nuovo Ufficiale dei fallimenti del Sopraceneri, dopo la decisione del Dipartimento di ripristinare questa figura, e dall’altra dell’introduzione del Perito contabile».