Dal Mattino della domenica | Il ministro Norman Gobbi racconta il dietro alle quinte dell’operato della Polizia cantonale
Negli scorsi giorni la Polizia cantonale e il suo operato sono stati proiettati sotto la luce dei riflettori. In rete, ma non solo, è stato criticato l’agire delle nostre forze dell’ordine. A farlo è stato il sindaco di Lavena Ponte Tresa. Ma cosa è successo? A Molinazzo di Monteggio è andato in scena un tentativo di rapina. Celermente, per trovare gli autori, la Polizia cantonale ha valutato come di consueto una serie di misure d’urgenza da attuare per gestire la situazione. Misure che avevano un solo obiettivo: tutelare la sicurezza dei Ticinesi e di tutto il nostro territorio. Una decisione che ha creato malcontenti al di là del confine per i disagi al traffico che si sono creati e hanno bloccato in coda i lavoratori frontalieri che volevano far rientro al proprio domicilio. D’altra parte il traffico nelle ore di punta è un problema che tanti cittadini ticinesi conoscono bene, soprattutto nel Sottoceneri a ridosso del confine con l’Italia. Una circostanza comunque eccezionale quella vissuta dai lavoratori stranieri e con la quale siamo toccati anche noi ticinesi. Una situazione quella di lunedì sera che si è venuta a creare per un motivo più che valido: garantire un bene superiore, ovvero la nostra sicurezza.
Ma mentre sul web si infiammava la solita polemica montata ad arte per qualche minuto di visibilità, la Polizia cantonale continuava a lavorare. Ed è proprio su questo che voglio portare l’attenzione. Di come i nostri agenti dietro le quinte, lontani dalle luci dei riflettori instancabilmente operano a favore di tutta la collettività. A favore di tutti noi. Proprio lunedì è iniziata infatti l’operazione Prevena: l’appuntamento che come da tradizione si rinnova anche per il 2016 e che vede coinvolti gli agenti della Polizia cantonale, delle comunali, della Polizia dei trasporti e delle Guardie di confine. Tutti insieme lavoreranno fianco a fianco con un obiettivo comune: prevenire borseggi, taccheggi e furti nelle abitazioni nel periodo prenatalizio. Ma come lo faranno? Con una presenza più marcata di agenti sul territorio fino alla vigilia di Natale.
Durante le giornate dell’avvento la grande affluenza di persone nei negozi dei nostri nuclei cittadini vestiti a festa e nei centri commerciali ingolosisce purtroppo chi vuol commettere furti, borseggi e taccheggi. E con l’imbrunire repentino delle giornate, il mese di dicembre diventa il momento perfetto per i malfattori che vogliono mettere a segno i furti nelle nostre abitazioni approfittando del fatto che noi siamo ancora al lavoro. Ma nonostante questi presupposti vogliamo contrastare efficacemente questo tipo di reati. Per questo motivo le nostre forze dell’ordine scendono in campo, o meglio scendono sulle nostre strade. Un pattugliamento più importante organizzato per prevenire questi crimini che rischiano di rovinare le nostre giornate di festa. Loro faranno la loro parte, ma anche tutti i cittadini possono contribuire a contrastare questi fenomeni.
Non mi stancherò mai di ripeterlo quando parlo di sicurezza sul nostro territorio: il ruolo di tutta la cittadinanza diventa fondamentale. Cittadine e cittadini che sono le prime sentinelle a guardia del nostro territorio. Non esitate a segnalare alla Polizia tutti i comportamenti sospetti: fidatevi delle vostre sensazioni e se una situazione vi turba o non vi rende tranquilli chiamate il 117! Se un’auto sosta a lungo in un luogo e non l’avete mai vista prima annotatevi il tipo di veicolo, il colore e se possibile anche il numero di targa e appena potete segnalatela ai nostri agenti. Spesso l’arresto di malviventi è possibile proprio grazie alle indicazioni fornite dai nostri cittadini-sentinella. Facciamo quindi tutti la nostra parte per vivere serenamente le giornate di dicembre. Ma non solo! Così facendo contribuiamo tutti a tutelare uno dei beni più preziosi che abbiamo: la nostra sicurezza, quella di tutto il Ticino. Perché non venga a mancare quella sensazione di “essere al sicuro” tra le nostre mura domestiche, un privilegio al quale non dobbiamo mai rinunciare!
Norman Gobbi,
Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni