Dal Mattino della domenica | Dicembre: l’atmosfera tipica del periodo natalizio si fa strada nelle vie del Cantone. È il periodo nel quale le cene e gli aperitivi, con amici e colleghi d’ufficio, sono all’ordine del giorno. Tra un brindisi e l’altro però, si rischia spesso di alzare troppo il gomito. Proprio a una di queste cene alcune sere fa, ho sentito la preoccupazione di alcuni dei miei commensali “speriamo che questa sera non ci siano blocchi della polizia. Forse ho esagerato con il vino”. Probabilmente una situazione nella quale ci siamo trovati in tanti almeno una volta. Una situazione però che rischia di mettere in pericolo sia chi decide di mettersi in marcia dopo aver bevuto qualche bicchierino di troppo ma anche gli altri utenti della strada. E allora come Consigliere di Stato responsabile della sicurezza e della polizia, ma anche come amico, ho voluto sensibilizzare i presenti. Purtroppo a volte è la cronaca, quella che leggiamo sui nostri giornali che ci ricorda i rischi che corriamo come utenti della strada disattenti. E mettersi alla guida in stato di ebbrezza non è mai una buona idea.
Ho voluto quindi ricordare che lo scorso anno, un quarto degli incidenti mortali in Ticino è stato causato da conducenti con un tasso alcolemico nel sangue troppo alto. È un dato che ci deve far riflettere, poiché questi incidenti possono, anzi devono, essere evitati! E qualcuno mi ha chiesto “Ma come?”. Il mio non è un invito a mettere al bando cene e brindisi in compagnia. Sono il primo ad amare e a non voler rinunciare a un buon bicchiere di merlot nostrano per brindare con gli amici. È quasi una tradizione nel nostro Cantone, alla quale nessuno vuole rinunciare soprattutto in occasione delle festività di Natale e Capodanno.
Dopo un momento di festa basta organizzarsi. Magari facendo a turni tra amici per chi rimane “astemio per una sera”, per essere sicuri di tornare a casa senza creare pericoli per se stessi ma soprattutto per gli altri. E come ultima ratio, se non ci sono alternative e non è possibile mettersi al volante, c’è la possibilità di rivolgersi a Nez Rouge. Attenzione però, non si tratta di un taxi dal costo ridotto! Si tratta invece di un ottimo servizio per il quale alcuni volontari si mettono a disposizione gratuitamente nei periodi festivi per portare a casa senza pericolo chi ha alzato un po’ il gomito e non può guidare. Quest’anno il servizio, che da oltre vent’anni collabora con il mio Dipartimento e la Polizia cantonale, sarà attivo nei week-end di dicembre e per Capodanno.
La sicurezza dei ticinesi passa quindi anche dal comportamento dei conducenti che circolano sulle nostre strade. Un aspetto che tengo sempre a sottolineare. In questo senso il mio Dipartimento propone “Strade sicure”, un programma di promozione con campagne di sensibilizzazione rivolte agli utenti della strada. I controlli della Polizia cantonale prima delle festività non hanno quindi l’obiettivo di “incastrare” i conducenti. E proprio in quest’ottica diventa fondamentale il lavoro che sto portando avanti con il mio Dipartimento nell’ambito della collaborazione tra la Polizia cantonale e le comunali. In generale per quel che concerne i controlli stradali l’obiettivo che vogliamo ottenere è quello di rendere i controlli sulle strade più efficaci, distribuiti in maniera ottimale e coordinata sul territorio garantendo soprattutto un servizio che ci permetta di viaggiare sulle nostre strade sempre più sicure.
Quella sera di alcuni giorni fa, rientrando a casa con mia moglie alla guida dopo la cena con i miei amici, mi è capitato di incontrare una pattuglia della polizia mentre effettuava alcuni controlli. Sul ciglio della strada, davanti alla propria vettura, un uomo sulla cinquantina era accasciato sull’asfalto: nulla di grave, stava dormendo. Gli agenti sul posto mi hanno raccontato che la sua auto procedeva sbandando lungo la carreggiata e quindi l’hanno prontamente fermato. L’uomo non si reggeva in piedi e dopo aver imprecato contro di loro si è addormentato. Era un serio pericolo per se stesso e per gli altri. Ho ringraziato i poliziotti per il lavoro che hanno svolto. Hanno contribuito a tenere al sicuro le nostre strade.
Ogni giorno nel mio lavoro con il mio Dipartimento m’impegno a favore della sicurezza dei ticinesi. I nostri agenti di polizia si adoperano per un Cantone più sicuro e accogliente, ma ognuno di noi deve prima di tutto fare la sua parte. Per me la sicurezza del nostro territorio passa anche dalla sicurezza sulle nostre strade. Divertiamoci quindi, ma non dimentichiamo i nostri limiti. Nel dubbio, lasciamo la macchina ferma. Festeggiamo quindi la fine del 2016, regalandoci un dicembre 2016 al sicuro anche sulla strada.
NORMAN GOBBI, CONSIGLIERE DI STATO E DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLE ISTITUZIONI