Articolo pubblicato nell’edizione di giovedì 11 ottobre 2018 de La Regione
Nuova organizzazione attiva dal 1o dicembre. Gli Uffici passeranno da 4 a 2.
Frida Andreotti, Divisione della giustizia: “L’obiettivo è aumentare l’efficienza e allo stesso tempo risparmiare”.
Più efficienza e allo stesso tempo risparmiare, l’obiettivo dichiarato. Cinque mesi fa il via libera del Gran Consiglio all’entrata in funzione della nuova organizzazione del settore dei registri. Ieri, con il semaforo verde del Consiglio di Stato, è stato fatto un passo in avanti verso la riorganizzazione in seno alla Divisione della giustizia. La nuova sezione, che a partire dal 1° dicembre sarà diretta dall’avvocato Simone Albisetti, conterà – e qui si arriva alle novità – di due Uffici dei registri (uno per il Sopraceneri, uno per il Sottoceneri) mentre oggi sono quattro. Dai loro responsabili, prima, passavano anche le decisioni in merito alla Legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (Lafe), mentre con la nuova organizzazione saranno demandati all’Autorità cantonale di prima istanza, istituita sempre ieri per decisione del governo. Autorità che avrà come responsabile l’avvocato Andrea Carri. Alla neonata sezione saranno inoltre subordinati gli uffici del registro di commercio e del registro fondiario federale. A queste decisioni si è arrivati per «esigenze organizzative della Divisione della giustizia – spiega a ‘laRegione’ la sua direttrice, Frida Andreotti – e anche per questo motivo abbiamo proposto al Consiglio di Stato di creare la Sezione dei registri». Una sezione che già esisteva in passato e che è stato ritenuto opportuno ricostituire. “Volevamo già riorganizzare il settore perché troppo frammentato – riprende Andreotti –, soprattutto per gestire in modo migliore il problema non da poco delle prassi non uniformi. Nel senso che, a causa del rispettivo potere d’apprezzamento, i vari uffici non davano sempre risposte univoche a fattispecie e richieste simili». Inserito nell’ambito delle misure di risparmio, questo cambiamento «oltre a benefici economici (perché organizzandoci in questo modo riusciamo a sfruttare meglio le varie risorse e le competenze) migliorerà anche l’erogazione del servizio. Almeno questo è il nostro obiettivo”. Già, perché creando una Sezione dei registri unica, con un coordinamento centrale, “si vogliono uniformare maggiormente le prassi e i flussi di lavoro. A trarne beneficio saranno i cittadini-utenti. L’obiettivo – annota ancora la direttrice della Divisione della giustizia– è di lavorare meglio, con la certezza di soddisfare le esigenze di popolazione e professionisti del settore”. Riorganizzazione in corso, quindi, e un’altra decisione è in arrivo. Sì, perché come ricordato dal Dipartimento istituzioni, ‘‘quale ultimo passo in vista dell’entrata in funzione della nuova struttura, nelle prossime settimane il Consiglio di Stato formalizzerà l’istituzione delle Commissioni regionali in materia Lafe’’. Commissioni che saranno allestite d’intesa con le Associazioni, Corporazioni e Federazioni di categoria interessate dall’Autorità unica cantonale istituita ieri e che dovrà vigilare pure sul rispetto della “Lex Koller”, ovvero la norma che dal 1983 limita l’acquisto di fondi da parte di stranieri o di società svizzere sotto controllo estero, o la cui sede si trova all’estero. Questi acquirenti necessitano di un’autorizzazione rilasciata dalla competente Autorità. Da qui l’importanza di creare un ufficio apposito.