Settimana attiva sul fronte grigioverde per il direttore del dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi.
Nella giornata di lunedì 27 giugno 2011 il Consigliere di Stato Gobbi ha ospitato a Bellinzona Markus Seiler, direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione SIC. L’incontro ha permesso una prima presa di contatto, nella quale sono state esposte le attività svolte dal servizio federale sul fronte dei “servizi segreti”, in particolare la nuova impostazione data dopo l’unificazione dei servizi d’informazione avvenuta col 01.01.2010.
Il SIC fornisce prodotti di carattere strategico e di protezione dello Stato; in particolare sul fronte interno collabora con le polizie cantonali, tra cui il Ticino, che dispongono di cellule coordinate direttamente da Berna. Oggetto di questa attività interna sono in particolare le attività terroristiche, l’estremismo violento, la proliferazione delle armi, gli attacchi all’infrastruttura critica in materia di informazione e lo spionaggio.
Siccome il Ticino fa parte dei punti sensibili alle minacce cui la Svizzera è potenziale oggetto in diversi ambiti, il direttor Seiler ha confermato l’ottima collaborazione tra la cellula ticinese della polizia cantonale e i servizi centrali, invitando nel contempo il Dipartimento cantonale a fare alcune riflessioni su un suo potenziamento.
Venerdì 1. luglio 2011, il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha incontrato a Berna il Consigliere Federale Ueli Maurer, in un primo incontro finalizzato a due aspetti: prendere contatto formalmente con il capo del DDPS e ribadire l’importanza geo-strategica del Ticino nell’ambito della difesa e della sicurezza nazionale.
Il consigliere Gobbi ha esposto quanto sinora sacrificato dal Ticino nell’ambito delle diverse riforme dell’Esercito (95 e XXI), mettendo in luce il delicato equilibrio oggi raggiunto sul fronte della presenza delle forze armate a sud delle Alpi e la necessità di disporre di un centro logistico. Importanza quest’ultima data proprio dalla particolarità geografica del nostro Cantone, ma anche di poter disporre – in caso di interruzione dei collegamenti Nord-Sud – di un punto d’appoggio e di materiale d’intervento per le truppe.
Altro tema sollevato è stato quello della presenza italofona nell’Esercito; il direttore delle Istituzioni ha rimarcato con rammarico, richiamando la lettera inviata al capo dell’Esercito Blattmann, come nel concorso per la nomina del futuro comandante della Brigata fant mont 9 non sia stata richiesta la conoscenza della lingua italiana, pur essendo il comando a Bellinzona e rappresentando l’unica grande unità a forte componente italofona.
Da parte sua il Consigliere Federale Maurer ha espresso comprensione e riconosciuto la particolarità geo-strategica del Ticino, confermando nel contempo che l’attuale presenza militare a sud delle Alpi è al momento confermata, rimandando quindi la questione alle future decisioni delle Camere sul dimensionamento dell’armata.
Nella serata di venerdì 1. luglio, il consigliere Gobbi è stato ospite della Società Svizzera degli Ufficiali SSU, presieduta dal colonnello SMG Schatzmann, il cui comitato si è riunito in Ticino per un seminario d’approfondimento. Tema di discussione nella parte conviviale è stato l’esercito e il suo dimensionamento; in questo senso la visione dei vertici della SSU e del capo dipartimento Istituzioni sono analoghe: solo un esercito di milizia con al minimo 100mila uomini permette di rispondere alle richieste della politica e ai bisogni di difesa e sicurezza territoriale, con – appunto – una buona presenza sull’intero territorio elvetico.
Norman Gobbi
Consigliere di Stato e
Direttore del Dipartimento delle istituzioni