Norman Gobbi ci parla del lavoro con i Comuni per migliorare la qualità di vita
Partendo dal principio che il Comune è l’anello più importante dei nostri tre livelli istituzionali e che grazie ai Comuni le cittadine e i cittadini possono avere una qualità di vita migliore, il Dipartimento delle istituzioni porta avanti – attraverso la Sezione degli enti locali – tutta una serie di progetti e di proposte per aumentare la capacità degli enti locali di incidere positivamente sulla vita di tutti noi. “A partire dal cantiere delle aggregazioni, sino a giungere al recentissimo studio sulla responsabilità sociale del Comune la nostra politica è quella di mettere al centro l’attività degli enti locali”, afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi. “Il motivo è presto detto: chi meglio degli amministratori comunali conosce i bisogni della gente? Il primo contatto tra cittadino e amministrazione pubblica passa dal livello comunale. Per questo i Comuni devono essere in grado di dare i servizi migliori alla loro popolazione. La cittadinanza sa che per tutta una serie di prestazioni non sarà mai il Comune a essere responsabile. Nessuno pretende che l’AVS o molte prestazioni sociali debbano essere corrisposte dal Comune. Però l’ente locale ha la possibilità di fornire altri tipi di prestazioni e servizi che aumentano la qualità di vita residenziale delle cittadine e dei cittadini”, sottolinea ancora il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
In questo solco, martedì il Dipartimento delle istituzioni assieme al Dipartimento delle finanze e dell’economia ha organizzato un Simposio incentrato sulla responsabilità sociale delle imprese e dei Comuni. “Oggi il tema della responsabilità sociale è basilare per una conduzione responsabile – appunto – dell’ente pubblico. La Sezione degli enti locali ha elaborato, assieme a una ricercatrice della SUPSI, un documento in cui si fa una prima fotografia su quanto già oggi fanno (e non fanno) i Comuni in abito di sviluppo sostenibile. E così abbiamo potuto individuare le aree di forza del nostro territorio – ossia l’attenzione nei confronti della vita sociale e culturale, del trasporto pubblico e del sostegno alle persone più fragili – e le aree di debolezza: la scarsa collaborazione tra enti pubblici e privati o la necessità di creare quartieri adatti alle nuove esigenze abitative. Al contempo, i Comuni dovranno farsi portavoce di una gestione delle risorse umane e naturali che possa fungere da esempio per il cittadino e le imprese. Gli esempi di buon governo non mancano. E questo ci lascia ben sperare anche per il futuro. Soprattutto perché cerchiamo di sostenere i Comuni in questo loro lavoro. Il Simposio di martedì ha voluto far confrontare quanto fa e può fare il Comune in ambito di sostenibilità e quanto fanno e possono fare le nostre aziende, anch’esse chiamate sempre più ad avere un atteggiamento socialmente responsabile. Un lavoro di collaborazione tra pubblico e privato che, se portato avanti con intelligenza e costanza, potrà migliorare la qualità di vita residenziale di tutti noi”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 11 dicembre 2022 de Il Mattino