Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato ha tenuto oggi una seduta di clausura per svolgere una serie di approfondimenti tecnici e politici. La riunione è servita al Governo per aggiornare le proprie strategie su alcuni temi prioritari già tematizzati nel programma di Legislatura – evoluzione demografica, mercato del lavoro, cambiamenti climatici, digitalizzazione, pianificazione ospedaliera, prospettive finanziarie – e per delineare i propri orientamenti, in una prospettiva di medio e lungo periodo.
Il Consiglio di Stato ha dedicato la seduta di clausura – la seconda della Legislatura, dopo la giornata extra muros organizzata nel novembre 2019 a Lugano – all’analisi di alcuni temi politici prioritari per lo sviluppo futuro del nostro Cantone. Grazie a diverse audizioni, il Governo ha potuto approfondire numerosi temi strategici attorno ai quali andranno costruite soluzioni in grado di assicurare al Ticino uno sviluppo solido a medio e lungo termine.
I primi tre temi affrontati riguardano demografia, mercato del lavoro e cambiamenti climatici. Sulla base delle audizioni odierne verranno nei prossimi mesi approfonditi alcuni aspetti, determinanti per affinare i provvedimenti che non sono già stati definiti dalle politiche pubbliche in vigore.
Demografia
Il Consiglio di Stato ha anzitutto preso in esame l’evoluzione demografica degli ultimi anni in Ticino. Gli specialisti dell’Ufficio di statistica hanno evidenziato che la situazione attuale nel nostro Cantone è caratterizzata da un’inversione di tendenza: la popolazione residente, dopo un aumento costante fra il 1990 e il 2016, si trova ora in una fase di stabilizzazione.
Il Consiglio di Stato ha preso atto delle cifre presentate e intende ora ulteriormente approfondire l’analisi, ad esempio prendendo in considerazione l’influenza delle dinamiche transfrontaliere sulla struttura della popolazione ticinese.
Mercato del lavoro
Il Consiglio di Stato è stato orientato sulla situazione del mercato del lavoro nel nostro Cantone, con particolare riferimento agli effetti della crisi pandemica.
In generale, il quadro economico fornisce per il momento indicazioni confortanti, che confermano la solidità della Svizzera e del Ticino, come emerge anche dalla progressiva riduzione del ricorso alle indennità per lavoro ridotto. Degno di nota è che i dati ticinesi sul PIL e sulla disoccupazione sono oggi nuovamente allineati ai valori nazionali. Le incertezze congiunturali – difficoltà di approvvigionamento, prezzi delle materie prime – invitano comunque alla prudenza, in vista dei prossimi mesi.
In merito all’evoluzione dei posti di lavoro, la tendenza per il 2021 è fin qui positiva e appare sotto controllo, anche grazie alla forte ripresa del settore turistico. Una nuova analisi dettagliata dei profili delle persone iscritte agli Uffici regionali di collocamento ha inoltre confermato che – dopo la fase acuta della pandemia – si è già verificato un forte riassorbimento delle persone che nel 2020 erano rimaste senza lavoro. In relazione a questi dati, vi è anche il tema dell’evoluzione dei salari, che deve essere considerato per avere un quadro qualitativo della situazione del mercato del lavoro.
Il Consiglio di Stato intende ora lavorare per accrescere ulteriormente la consapevolezza delle autorità federali sulle sfide che caratterizzano il nostro mercato del lavoro, considerando le specificità del frontalierato in Ticino e il potere d’attrazione dei poli urbani della Svizzera tedesca.
Cambiamenti climatici
Il Governo ha incontrato gli specialisti in tema di protezione dell’ambiente e protezione della popolazione, ricevendo informazioni aggiornate sulle misure da prendere in considerazione – a livello cantonale – per affrontare le trasformazioni del clima.
Gli effetti delle dinamiche globali sono ormai sempre più evidenti, anche in Ticino, come confermano i recenti eventi meteorologici estremi e la crescente attenzione politica verso fenomeni come le cosiddette «isole di calore». Dato questo contesto, assumono un carattere prioritario temi come l’approvvigionamento di acqua potabile e la sicurezza idrologica, vista anche la crescente urbanizzazione delle zone di fondovalle. Occorrerà inoltre aumentare la capacità di risposta ai pericoli naturali e alle crisi ricorrenti, come le ondate di siccità o i periodi di canicola. Fondamentale sarà a questo proposito la possibilità di ricorrere a un numero sufficiente di persone formate, da impiegare in risposta a emergenze ed eventi catastrofici. Vista la trasversalità dei rischi, sarà infine necessario assicurare la coordinazione fra le attività promosse dai Dipartimenti e adottare una prospettiva di lungo termine.
Il Consiglio di Stato ha ricordato che il Ticino si trova oggi all’avanguardia fra i Cantoni svizzeri per quanto riguarda l’efficienza energetica, la promozione delle rinnovabili e la riduzione delle emissioni di CO2. Il Governo ha quindi confermato il proprio impegno per promuovere la sostenibilità ambientale, anche in un’ottica di riduzione dei pericoli naturali. Sarà inoltre importante continuare a sensibilizzare la popolazione sui comportamenti corretti da assumere nella vita quotidiana.
Su altri aspetti particolarmente complessi (digitalizzazione, pianificazione ospedaliera, progetto Ticino 2020), il Consiglio di Stato ha affrontato i diversi dossier in corso ed è stato informato sulla loro evoluzione.
Digitalizzazione della società
Anche la digitalizzazione della società e delle istituzioni è stata al centro degli approfondimenti del Governo, che si è concentrato su alcuni dossier prioritari per lo sviluppo dei sistemi di e-government in Ticino – come la firma elettronica e l’identità digitale – e sulle nuove possibilità che si aprono, ad esempio nell’archiviazione di documenti.
Il Consiglio di Stato ha recepito le spiegazioni ricevute, confermando il proprio impegno per gestire in modo attivo la transizione digitale dei servizi dello Stato. È stato confermato che, dopo la nomina di un Delegato del Consiglio di Stato per la digitalizzazione, sarà prossimamente precisata la strategia cantonale. Fra le priorità, vi sarà anche il cambiamento della cultura interna all’Amministrazione cantonale, con la modifica dei processi di lavoro in modo da sfruttare le nuove possibilità tecnologiche.
Pianificazione ospedaliera
Il Consiglio di Stato ha rivolto il proprio sguardo anche alla situazione del sistema sanitario cantonale, ripercorrendo gli sviluppi avvenuti negli ultimi due anni.
Sono state analizzate le più recenti decisioni di politica sanitaria a livello federale e cantonale, come la recente modifica decisa dal Gran Consiglio in merito ad una più chiara suddivisione di compiti, competenze e responsabilità nell’elaborazione della pianificazione ospedaliera. Sono state inoltre ricordate le questioni ancora in sospeso, a seguito di ricorsi o sentenze del Tribunale amministrativo federale sull’attuale regime pianificatorio.
Il Consiglio di Stato ha sottolineato la buona collaborazione tra le strutture e la flessibilità del dispositivo attuale per fare fronte alle sfide della pandemia. In prospettiva, occorrerà tenere conto dei criteri di qualità ed economicità per adattare l’offerta, anche alla luce dell’invecchiamento della popolazione e del fabbisogno, nei tre campi interessati (somatico acuto, psichiatria e riabilitazione). Idealmente, il nuovo progetto di pianificazione ospedaliera dovrebbe essere consegnato entro la fine del 2023.
Riforma «Ticino 2020»
In merito alla riforma dei rapporti istituzionali «Ticino 2020», il Consiglio di Stato è stato informato sul grado di avanzamento del progetto e sugli scenari che sono al momento in fase di discussione fra il Cantone e i Comuni.
È stato sottolineato che rimane la volontà comune di giungere a una soluzione condivisa, che punterà a preservare lo spirito della riforma consolidando i punti sui quali è stato possibile trovare una linea comune. L’ipotesi è quindi di semplificare le chiavi di riparto della spesa fra Cantone e Comuni, adattando nel contempo le responsabilità decisionali.
Il Consiglio di Stato ha preso atto dell’avanzamento delle trattative verso una soluzione che permetta di migliorare la collaborazione fra Cantone e Comuni a vantaggio dei servizi e della qualità di vita della popolazione. La proposta sarà ora affinata, in vista di una sua condivisione, in alternativa alla consultazione.
Infine, per quanto riguarda il riequilibrio finanziario, il Consiglio di Stato ha continuato i lavori per riportare in equilibrio i conti nei prossimi anni, e ha discusso la portata della recente decisione del Gran Consiglio, che impone pure di raggiungere il pareggio di gestione corrente entro il 2025.
Considerata l’incertezza sulla portata della ripresa economica attualmente in atto, l’obiettivo condiviso del Governo è di muoversi con gradualità verso l’obiettivo, delineando un percorso che fa riferimento ai futuri preventivi, partendo da quello riferito all’anno 2023, mantenendo la sufficiente flessibilità d’azione per potersi adattare a mutamenti improvvisi del contesto – come quelli ai quali abbiamo assistito negli ultimi due anni.
Entro fine anno, i servizi dell’Amministrazione saranno pertanto coinvolti in una analisi dei conti, per permettere di avviare in largo anticipo l’elaborazione del preventivo 2023.
In merito alla perequazione finanziaria intercantonale, è stato infine confermato che è stato costituito un gruppo di lavoro per proporre modifiche degli attuali meccanismi di calcolo, che potrebbero avere effetto a partire dalla prossima revisione del sistema a livello federale. L’intento è di ottenere in futuro che siano meglio considerati alcuni elementi specifici della realtà ticinese, legati in particolare alle caratteristiche del territorio e alle dinamiche transfrontaliere. A questo scopo, è stato chiarito che occorrerà lavorare per stringere alleanze con altri Cantoni, di montagna e di frontiera.