Comunicato stampa
Sirene dei pompieri, ambulanze, auto della polizia. Elicotteri in volo. Donne e uomini impegnati per 4 ore (dalle 8.00 alle 12.00) sabato mattina. Il tutto per un incendio scoppiato sopra l’abitato di Osco-Vigera, in Alta Leventina. Per fortuna – però – si è trattato di un’esercitazione in scala 1:1, che ha permesso ai partner della protezione della popolazione di testare la prontezza di intervento.
L’esercizio – diretto da un ufficiale del Corpo civici pompieri di Biasca, in stretta collaborazione con il Servizio protezione della popolazione della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni e con la Sezione forestale del Dipartimento del territorio – ha visto l’impiego di un’ottantina di soccorritori.
In particolare hanno collaborato: la Polizia cantonale, i pompieri di Biasca e di Faido, i pompieri di montagna delle Tre Valli, i servizi d’ambulanza, la Cooperativa elettrica Faido (CEF), una compagnia di elicottori e l’Esercito.
Grazie allo scenario predisposto i soccorritori hanno avuto la possibilità di mettere in pratica la catena d’allarme e di testare l’attivazione, il coordinamento e la condotta di un dispositivo d’urgenza al fronte, denominato SMEPI (Stato Maggiore degli Enti di Primo Intervento).
Gli aspetti principali sono stati – evidentemente – legati alle modalità (tecnico/tattiche) di intervento per casi simili.
L’esercitazione ha avuto un ottimo successo e ha permesso di identificare significativi spunti di miglioramento, di testare una nuova vasca antiincendio ubicata in zona e di esercitare pure la collaborazione civile-militare.
L’intervento coordinato rientra nell’ambito delle attività della Commissione dell’istruzione della protezione della popolazione (CT istr PP).