Dal Corriere del Ticino del 19 aprile 2016
Soddisfazione tra i promotori dell’aggregazione per l’approvazione del Gran Consiglio Per Norman Gobbi il prossimo passo è con Biasca, ma il sindaco di Osogna è prudente
«L’approvazione praticamente unanime del Gran Consiglio e di tutti i partiti rappresentati fa molto piacere: ora lavoriamo per il primo vero obiettivo del progetto, ovvero la creazione di un Comune il più vivibile possibile». È soddisfatto il sindaco di Osogna Alberto Pellanda quando lo incontriamo poco dopo l’approvazione con tanto di applauso, ieri pomeriggio, dell’aggregazione della Riviera da parte del Gran Consiglio. Sono stati 79 i deputati favorevoli e due gli astenuti per l’unione di Osogna, Lodrino, Cresciano e Iragna che formeranno un comprensorio unico di oltre 4.000 abitanti (ne riferiamo anche a pagina 9 con i dettagli del dibattito parlamentare).
Presidente della Commissione che ha realizzato il progetto, insieme all’omologo di Lodrino Carmelo Mazza cinque anni fa Pellanda è infatti stato promotore dell’iniziativa, e l’ha vista crescere di giorno in giorno. Ora, dopo l’approvazione popolare lo scorso 18 ottobre, raccoglie il frutto di tanto lavoro. Guardando però già avanti. «Siamo all’opera per mantenere le promesse formulate verso la popolazione», spiega il sindaco di Osogna che da tempo si è detto disposto a candidarsi anche nel nuovo Comune (denominato proprio Riviera come il Distretto in cui è inserito), le cui elezioni si terranno il 2 aprile 2017. Da un lato si tratta di mettere in piedi la futura amministrazione comunale che avrà sede a Osogna, con antenne negli altri tre paesi per i vari servizi, e tutti gli attuali impieghi mantenuti; dall’altro si tratta di concretizzare le linee strategiche presentate alla popolazione prima del voto dello scorso autunno. Linee di manovra ben riassunte dall’unico altro rappresentante politico della Riviera presente ieri a Palazzo delle Orsoline per la storica decisione, il vicesindaco di Lodrino Giulio Foletti fervente sostenitore della fusione che beneficerà di un contributo cantonale di 3,8 milioni di franchi. Cercando di superare gli steccati partitici si tratta – ha ricordato – di realizzare un parco tecnologico all’aeroporto di Lodrino (che il futuro ente locale intende acquistare dalla Confederazione), mantenere la qualità attuale dei servizi, fare un uso intelligente del territorio valorizzando la pietra naturale di cui la Riviera è ricca, rivitalizzare il fiume Ticino che scorre nel bel mezzo della vallata e lottare contro i rumori.
Ancora Alberto Pellanda, da noi sollecitato, ha poi risposto a quanto affermato in coda al dibattito da Norman Gobbi , consigliere di Stato responsabile del dossier delle aggregazioni comunali. Lodando il progetto della Riviera, il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha sottolineato che si tratta di un «passo intermedio» nel cantiere della riorganizzazione della regione, e che il prossimo step sarà «l’unione di tutta la Riviera». «Per noi non è un passo intermedio, o almeno non lo è al momento», replica Alberto Pellanda. L’avvicinamento a Biasca appare quindi anche oggi molto lontano. La priorità del nuovo Comune a quattro, che fino a una manciata di anni fa era fantapolitica, è quella di avviare la macchina amministrativa.