Il Consiglio di Stato comunica di aver preso atto dei risultati delle odierne votazioni consultive per le aggregazioni del Bellinzonese (comuni di Arbedo-Castione, Bellinzona, Cadenazzo, Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Lumino, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant’Antonino, Sant’Antonio e Sementina), nonché della Riviera (comuni di Cresciano, Iragna, Lodrino e Osogna).
Nel primo caso del Bellinzonese si sono espressi favorevolmente all’aggregazione i cittadini dei comuni di Bellinzona (76.9%), Camorino (62.7%), Claro (64.4%), Giubiasco (58.7%), Gnosca (83.1%), Gorduno (82.1%), Gudo (74.4%), Moleno (82.6%), Monte Carasso (56.5%), Pianezzo (52.4%), Preonzo (59.0%), Sant’Antonio (57.1%), Sementina (62.9%) mentre si sono espressi contro il progetto i cittadini di Arbedo-Castone (77.7%), Cadenazzo (52.4%), Lumino (57.7%) e Sant’Antonino (87.6%). L’esito positivo della votazione consultiva in 13 comuni su 17 – e il 60% della totalità dei partecipanti – è tale da lasciare intravvedere la possibilità di un’aggregazione che veda coinvolti i soli comuni favorevoli rispettando comunque il criterio di contiguità.
Il Dipartimento delle istituzioni prende atto con soddisfazione dell’esito comunque positivo della votazione. È ora sua intenzione, in base ai margini concessi dalla Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni (LAggr) e dalla giurisprudenza del Tribunale federale valutare i possibili scenari e, dopo aver sentito il parere dei Municipi interessati, sottoporli al Consiglio di Stato in vista della pubblicazione del messaggio al Gran Consiglio. A dipendenza di ciò il Governo sarà inoltre presumibilmente chiamato, ad esprimersi in merito al posticipo nei relativi comuni coinvolti delle elezioni generali dell’aprile 2016.
Non si è verificata, invece, nessuna sorpresa nell’aggregazione della Riviera. I cittadini Cresciano (76.2%), Iragna (72.2%), Lodrino (57.7%) e Osogna (71.9%) hanno infatti aderito alla proposta di aggregazione. In questo caso il Governo, oltre a doversi esprimere entro la fine di novembre sulla prevista richiesta di posticipo delle elezioni generali, presenterà quanto prima il relativo messaggio al Gran Consiglio.