Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento delle istituzioni, ha definito le nuove tempistiche per la riorganizzazione dell’Ufficio della migrazione approvata lo scorso mese di febbraio. La nuova procedura guidata per la richiesta dei permessi G sarà introdotta a partire dal prossimo 19 giugno. La seconda fase del progetto – che prevede una procedura guidata per la presentazione di tutte le domande – avrà inizio il 4 dicembre 2017.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che la riorganizzazione dell’Ufficio sarà completata entro la fine del 2017, considerando l’esito positivo dell’audit e dopo il via libera al progetto giunto dalla Sottocomissione Vigilanza del Parlamento. Come noto, lo scorso 7 marzo il Consiglio di Stato aveva sospeso temporaneamente l’entrata in vigore della nuova organizzazione, in attesa dei risultati della perizia commissionata dal Governo a un perito esterno, con l’obiettivo di verificare l’organizzazione e l’attività dell’Ufficio della migrazione.
La riorganizzazione dell’Ufficio della migrazione avverrà dunque in due fasi, secondo quanto previsto inizialmente:
- 19 giugno 2017 – Avvio della fase intermedia, con introduzione della procedura guidata per i permessi G (che prevede la verifica del documento di identità dei richiedenti da parte dei servizi della Polizia cantonale presso gli sportelli di Chiasso, Mendrisio, Noranco, Caslano, Camorino e Locarno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.30 e dalle 14.00 alle 16.30, festivi infrasettimanali esclusi) e la chiusura del Servizio regionale degli stranieri di Agno.
- 4 dicembre 2017 – Assetto definitivo con l’estensione della procedura guidata a tutte le richieste di un permesso per stranieri, chiusura degli sportelli di tutti i Servizi regionali e costituzione del Servizio nuove entrate a Lugano, incaricato di esaminare le domande di nuovi permessi di dimora B, L e G con attività indipendente.
Come noto, la modifica organizzativa dell’Ufficio della migrazione prevede il mantenimento dell’organico attuale e mira al miglioramento della qualità del servizio offerto alla popolazione. Le nuove procedure per la richiesta di permessi di soggiorno prevedono infatti di concentrare l’attività dei funzionari sul controllo materiale e sull’approfondimento delle domande presentate da chi intende stabilirsi o lavorare in Ticino.