Comunicato stampa
Il progetto «Ticino 2020» è pronto per essere condiviso nelle sue risultanze: la riforma dei rapporti fra il Cantone e i Comuni ticinesi sarà presentata in un ciclo di quattro serate informative, dopo il quale prenderà avvio la fase di informazione e consultazione dei Municipi, che avranno tempo fino al 20 ottobre 2023 per esprimersi.
A quasi otto anni dall’avvio del progetto «Ticino 2020», è stata definita la riorganizzazione dei compiti svolti dal Cantone e dai Comuni e dei relativi flussi finanziari. La soluzione sulla quale è stato possibile raggiungere un accordo, al termine di un intenso confronto, rappresenta un significativo passo avanti verso un’organizzazione più semplice e trasparente dei rapporti tra i due livelli istituzionali.
In generale, il Consiglio di Stato ritiene che il futuro dei rapporti tra Cantone e Comuni dipenda dalla capacità di tradurre in pratica alcuni principi fondanti del federalismo elvetico, come quelli di sussidiarietà e di equivalenza fiscale. Per farlo con efficacia, occorrerà adottare una visione che ammetta la possibilità di un trattamento differenziato fra gli enti locali: in futuro, il grado di autonomia dei Comuni sarà infatti proporzionale alla loro capacità di fare fronte in modo efficace alle loro responsabilità. Così facendo, sarà possibile confermare la centralità del Comune ticinese come istituzione di prossimità, vicina alle esigenze della popolazione e delle aziende, limitando al minimo indispensabile l’esigenza di ricorrere ai servizi cantonali.
In estrema sintesi, il progetto di riforma propone quanto segue:
- Le responsabilità nell’ambito delle assicurazioni sociali saranno parzialmente dissociate. Il Cantone si farà integralmente carico dei sussidi per la riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (Ripam), dei costi legati ai debitori morosi LAMal e del servizio medico nelle zone di montagna. Il costo delle prestazioni complementari AVS e AI rimarrà condiviso, il Cantone manterrà la responsabilità politica del compito.
- L’ assistenza sociale sarà totalmente a carico del Cantone. I Comuni resteranno responsabili per la prevenzione di prossimità.
- Nel settore della politica a sostegno delle famiglie, sarà soppressa la partecipazione comunale per le misure di protezione dei minorenni. Decadrà quindi il co-finanziamento per le misure di promozione delle famiglie, la cui competenza passerà al Cantone.
- La presa a carico di lunga durata degli anziani resterà un compito condiviso, ad eccezione degli aiuti diretti per il mantenimento a domicilio, che saranno assunti dal Cantone.
- Nell’ambito delle case per anziani e delle cure a domicilio, saranno creati sei comprensori, coordinati da altrettante Commissioni regionali, per facilitare l’attuazione del modello integrato di gestione del settore previsto dalla Pianificazione cantonale di settore 2021/2030. Il costo residuo a carico di Cantone e Comuni rimarrà condiviso, con una chiave di riparto immutata (80% Comuni e 20% Cantone).
- Nel settore delle scuole comunali non si realizzerà una dissociazione completa delle responsabilità: nuovi e più chiari strumenti di governo del settore permetteranno tuttavia di rafforzare l’autonomia comunale nella gestione operativa degli istituti scolastici, che dovranno raggiungere una dimensione minima. Il contributo per sezione erogato dal Cantone sarà eliminato e compensato da un nuovo specifico strumento perequativo, basato su criteri quali il numero di allievi e la loro dispersione sul territorio.
- I meccanismi di finanziamento del servizio pre-ospedaliero d’urgenza verranno ridefiniti, permettendo un allineamento del contributo procapite a carico dei Comuni in quattro comprensori su cinque. Il Cantone, per i compiti d’interesse cantonale, stipulerà un contratto di prestazione con la Federazione cantonale ambulanze (FCTSA).
- Nel trasporto pubblico resterà in vigore il principio del cofinanziamento, rinunciando però alla distinzione tra trasporto regionale e urbano. La quota a carico dei Comuni sarà calcolata senza considerare gli elementi di perequazione indiretta.
- La partecipazione comunale al finanziamento della comunità tariffale Arcobaleno viene soppressa e ripresa integralmente dal Cantone.
Per assicurare la neutralità finanziaria del progetto tra Cantone e Comuni, questi ultimi trasferiscono parte delle loro risorse fiscali al Cantone.
Nel quadro del progetto “Ticino 2020” è infine inserita la riforma complessiva del sistema di perequazione finanziaria intercomunale, che ha per obiettivo di assicurare risorse finanziarie adeguate a tutti i Comuni, eliminando le disfunzioni riscontrate nel sistema attuale. Il progetto «Ticino 2020» sarà presentato ai Municipi, in quattro serate pensate per coprire adeguatamente l’insieme del territorio cantonale. Le serate, con inizio alle 19.00, sono previste a:
- Bellinzona: martedì 23 maggio nella Sala del Consiglio Comunale della Città
- Mezzana: giovedì 25 maggio al Centro professionale del verde
- Rivera: martedì 30 maggio al Centro d’istruzione della protezione civile
- Locarno: giovedì 1. giugno nella sede del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI.
Dopo le quattro serate informative, i Municipi ticinesi saranno chiamati ad esprimersi su alcuni aspetti puntuali della proposta attraverso una procedura di consultazione che prenderà avvio nel corso del mese di luglio e che si concluderà il 20 ottobre 2023.