Dopo attenta analisi della situazione, nel corso della seduta del 28 maggio il Consiglio di Stato ha ritenuto che le circostanze venutesi a creare non permettono l’aggiornamento del messaggio del 16 gennaio 2013 n. 6734 concernente la revisione totale della legge sull’esercizio della prostituzione del 25 giugno 2001 tramite messaggio aggiuntivo.
L’ipotesi di un messaggio aggiuntivo era stata prevista in un primo tempo e auspicata dalla Commissione della legislazione a seguito del costruttivo incontro avvenuto lo scorso 12 febbraio tra la Direzione del Dipartimento delle istituzioni e quest’ultima. Nel corso dello stesso erano infatti state discusse ed approfondite le numerose perplessità sorte in merito alla revisione di legge, tra l’altro evidenziate dalla Sottocommissione istituita appositamente per l’esame della nuova legge.
Considerato tuttavia come dopo questo incontro sono emerse, anche attraverso i mass media, delle divergenze concernenti in particolare il concetto di liceità della prostituzione e visto come lo scontrarsi di due correnti di pensiero opposte sul settore a luci rosse, che mirano a tollerare o meno la prostituzione, incidono profondamente sull’impostazione della nuova legge cantonale, si è dovuto constatare con rammarico come le premesse per consentire al Consiglio di Stato di concretizzare la richiesta di aggiornamento del messaggio siano venute meno.
Va pure rilevato come essendo le questioni riguardanti la liceità dell’attività nel settore erotico di competenza federale, si è ritenuto necessario interpellare le Autorità federali per ulteriori chiarimenti, anche alla luce del rapporto nazionale del Gruppo di esperti “Misure di protezione delle donne che operano negli ambienti erotici” e dei postulati nn. 12.4162, 13.3332 e 13.4045 in merito alla connotazione giuridica da riservare alla prostituzione depositati al Consiglio nazionale, per i quali è atteso un rapporto del Consiglio federale entro la fine di giugno 2015. Tenuto inoltre conto delle recenti discussioni a livello europeo, è evidente come gli orientamenti giuridici futuri nell’ambito della prostituzione siano tutt’altro che chiari. Per questo motivo, lo scorso 13 maggio ci si è rivolti alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, per avere dei chiarimenti sulle intenzioni delle Autorità federali in merito ai prossimi sviluppi nel contesto del settore a luci rosse.
Appena saranno noti maggiori dettagli sull’orientamento di massima a livello federale in ambito di prostituzione, il Consiglio di Stato riesaminerà l’opportunità di allestire un messaggio aggiuntivo, riconsiderandone se del caso i contenuti.
La Commissione della legislazione ne è stata puntualmente informata.