Comunicato stampa
Grazie a una struttura chiara e adattata, la nuova proposta di revisione della Legge e del Regolamento sulla polizia intende garantire una normativa moderna e snella a supporto dell’attività di polizia, assicurando la tutela dei cittadini e delle cittadine e offrendo una maggiore flessibilità alla rapida evoluzione del contesto sociale, tecnologico e tecnico. Lanciata la consultazione.
L’attuale Legge sulla polizia, approvata dal Gran Consiglio il 12 dicembre 1989, si è confrontata negli anni con importanti cambiamenti. Dopo oltre tre decenni – ha spiegato il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – vi è ora la necessità di adottare una base legale completa e aggiornata attraverso una revisione totale. Questa revisione permetterà all’attività di polizia di svolgersi con efficacia e con ancora maggiore chiarezza, in linea con l’evoluzione della società.
Il Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi ha dal canto suo evidenziato come la Legge sulla polizia sia uno strumento fondamentale dello Stato di diritto che determina i compiti della Polizia cantonale e le competenze sia della Polizia cantonale sia delle polizie comunali, e che non limita in alcun modo le discussioni in corso sull’assetto della “Polizia ticinese” del futuro. Il nuovo disegno di Legge presentato oggi – ha proseguito – è il frutto di dieci anni di lavori preparatori, che ha comportato in particolare molteplici elaborazioni valutate a livello giuridico e poi discusse sul piano operativo e un ascolto attivo delle necessità provenienti dal terreno, dai partner e dalla cittadinanza.
Il risultato è un disegno di legge che conta 81 articoli e un disegno di regolamento composto di 72 articoli, accompagnato dal rapporto esplicativo. Per ovviare alla velocità dei cambiamenti cui è sottoposta la nostra società, la nuova revisione è stata impostata per contenere unicamente i fondamenti indispensabili, mentre il regolamento, più flessibile negli aggiornamenti, prevede le disposizioni che non richiedono una base legale in senso formale.
Il capitano Elia Arrigoni, responsabile dei Servizi Generali della Polizia cantonale, ha illustrato le principali novità della revisione, che riguardano in particolare una definizione più chiara e univoca dei principi generali, una suddivisione più accurata delle diverse competenze di polizia, un aggiornamento e una migliore flessibilità dell’organizzazione della Polizia cantonale, nonché l’aggiunta di norme fondamentali a garanzia del principio di legalità e un’esplicitazione delle misure coercitive.
Al gruppo di lavoro interno costituito a tale scopo hanno preso parte l’ex tenente colonnello Decio Cavallini, il maggiore Marco Zambetti, il capitano Elia Arrigoni, la responsabile del settore giuridico avv. Bernadette Rüegsegger, l’allora giurista della Polizia cantonale lic. iur. Denise Albasini Tajana e l’allora praticante MLaw Jesse Erard.
L’iter prevede ora che le autorità e i partner consultati possano segnalare i loro emendamenti fino al 30 settembre 2022, in seguito il disegno di Legge, una volta elaborati i risultati della procedura di consultazione, sarà sottoposto alla Commissione competente, dopodiché spetterà al Parlamento ticinese pronunciarsi.