Da www.ticinonews.ch
Il ministro preoccupato per questo nuovo fenomeno che concerne anche le banche: “Da intraprendere contromisure”
“Sono preoccupato, come i cittadini del Mendrisiotto, perché il nostro non deve essere visto come un territorio in cui si può entrare e prelevare facilmente ingenti somme di denaro dai bancomat”. Così il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi commenta ai microfoni di TeleTicino il colpo odierno alla Raiffeisen di Arzo, il secondo nello spazio di pochi giorni, dopo quello di Coldrerio.
Il furto questa notte avrebbe fruttato alcune centinaia di migliaia di franchi. Rubata un’auto, i malviventi si sono diretti alla banca e una volta oscurata la telecamera hanno fatto saltare in aria il distributore di banconote. Pochi minuti dopo i ladri si sono dati alla fuga, abbandonando l’auto rubata a pochi metri dal confine per poi scappare con un’altra vettura.
Il modus operandi, come detto, ricorda quello di Coldrerio e ad altri colpi compiuti in Italia. Legittimo dunque pensare alla stessa banda di criminali. Ipotesi che i colleghi di TeleTicino hanno sottoposto al portavoce della polizia cantonale Renato Pizzoli: “Ci sono molte analogie, pertanto ci stiamo muovendo nel trovare un denominatore comune. Le indagini seguono lo stesso filone” ha spiegato Pizzoli, specificando che la problematica viene guardata a 360 gradi, quindi anche all’Italia. “Cerchiamo di approfondire tutti gli aspetti per arrivare il prima possibile alla soluzione. Si intrecciano anche quelle che sono le necessarie sinergie con gli enti che vengono colpiti e quindi stiamo reagendo come abbiamo sempre fatto in queste situazioni”.
Anche il ministro Norman Gobbi auspica una soluzione veloce: “Se sul fronte delle effrazioni – furti con scasso in abitazioni – siamo riusciti a contrastare questo fenomeno, rispettivamente anche nelle rapine nei distributori di benzina, rispettivamente nei punti cambio, questo nuovo fronte ci preoccupa perché sta diventando – e questa serie di due colpi in una settimana sola ci preoccupa – un fenomeno che deve trovare una soluzione soprattutto da chi opera sui bancomat, quindi dalle banche che le hanno in casa”.
Gobbi ribadisce che l’attenzione delle istituzioni “è presente” e ha lanciato anche un appello alle banche: “Da capo Dipartimento, un invito alle banche a non sottovalutare questo fenomeno; visto che in Italia hanno trovato degli accorgimenti, questi devono essere trovati anche in Ticino, magari non nella stessa forma, ma tutelare i loro interessi in quanto diretti interessati dai colpi”.