Il Consigliere di Stato leghista torna sulla polemica: “Avevo messo in guardia su un uso più coordinato dei controlli…”
“La troppa libertà alle Polizia comunali ha portato a questa situazione”. Parliamo di radar e il giudizio virgolettato è firmato da Norman Gobbi. Il Consigliere di Stato leghista è tornato sullo spinoso argomento sull’ultimo numero del Mattino. Il domenicale, nella rubrica Forum, ha posto a una serie di personalità le seguenti domande: a suo parere, i radar vengono abusati per fare cassetta invece che prevenzione? Le loro posizioni andrebbero segnalate? E la segnalazione di controlli radar ad opera di privati (ad esempio tramite gruppi social) andrebbe depenalizzata?
“Per inquadrare nel modo corretto la tematica – risponde Gobbi – occorrerebbe specificare che gli introiti del Cantone attraverso le multe di circolazione sono pari allo 0.5% delle entrate, ossia corrispondono a 50 centesimi su 100 franchi. Detto questo, stiamo facendo a livello cantonale delle riflessioni e la mia lettera inviata ai Municipi ancora prima dell’inizio di questa campagna anti-radar, nella quale mettevo in guardia sulla necessità di un uso più coordinato dei controlli di velocità, andava proprio in questa direzione. Anche perché dare troppa libertà operativa alle Polcom ha portato a questa situazione”.
La stoccata alle polizie comunali, viene così argomentata dal Direttore del DI: “Le “comunali” hanno a disposizione in totale ben 10 radar e 7 sistemi di controlli laser, contro i 2 radar, i 3 laser e le 4 postazioni semi stazionarie della Polizia cantonale (quest’ultime usate soprattutto a protezione dei cantieri autostradali). In tutto questo non si può dimenticare come la prevenzione condotta dalla Polizia cantonale abbia permesso di ridurre il numero di morti sulle nostre strade, il nostro obiettivo prioritario!”.
“Sulla depenalizzazione delle segnalazioni – termina il suo pensiero Gobbi – come Dipartimento eravamo aperti, mettendo però in guardia che queste possono mettere in pericolo i controlli di sicurezza eseguiti non per la circolazione ma per controllare immigrazione illegale, trasporto di stupefacenti, oppure i posti di blocco dopo furti e rapine”.
Da www.liberatv.ch