Ipotesi Piano della Stampa per una struttura dove accogliere i casi problematici In Ticino il Direttore dell’Ufficio federale della migrazione per valutare la situazione.
Ormai si è capito che i disagi causati da richiedenti l’asilo problematici a Chiasso hanno raggiunto livelli di guardia, per cui occorre «abbassare» la pressione sui cittadini costretti a subire la situazione. Lo ha capito anche il direttore dell’Ufficio federale della migrazione Mario Gattiker , giunto ieri in Ticino per rendersi conto da vicino del fenomeno e discutere con coloro che si trovano a combatterlo in prima linea.
In automobile con il consigliere di Stato Norman Gobbi , da Berna a Bellinzona Gattiker ha ascoltato con attenzione le «rivendicazioni» del nostro ministro «dimostrando disponibilità ed apertura al dialogo» ci ha detto in serata Gobbi.
Ma se il problema è noto, meno agevole è trovare una soluzione che possa accontentare tutti o per lo meno mostrare una vera intenzione di mutare rotta. «Fermo restando il fatto che non si può sperare a breve termine in uno spostamento dell’intera struttura d’accoglienza oggi ubicata a Chiasso, abbiamo parlato della proposta di realizzarne una separata e distante dal centro dove poter accogliere i rifugiati che si sono macchiati di gravi irregolarità e coloro che, respinti dal nostro Paese, sono in attesa di rinvio. Quale luogo potrebbe essere indicato il Piano della Stampa» ha aggiunto il Consigliere di Stato. Il posto, vicino al penitenziario cantonale, potrebbe infatti avvalersi di facilitazioni logistiche relative, ad esempio, alla preparazione dei pasti ed alla sorveglianza. Si tratterebbe insomma di realizzare una struttura modulare attraverso appositi «containers» abitativi.
La proposta va analizzata con la dovuta cura, soprattutto, come ha sottolineato Gobbi, dal punto di vista del finanziamento (o del cofinanziamento) e dei costi di gestione. Non dovrà mancare nemmeno un’attenta analisi giuridica della questione, in particolare del campo d’applicazione dell’articolo 74 della Legge federale sugli stranieri. Al capoverso 1, lettera a, la suddetta norma recita: «L’autorità cantonale competente può imporre a uno straniero di non abbandonare o di non accedere a un dato territorio se lo straniero (…) perturba o mette in pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico, segnatamente mediante traffico illecito di stupefacenti».
Oggi l’incontro con il Municipio
La trasferta in Ticino del Direttore dell’Ufficio federale della migrazione è poi proseguita al Centro di registrazione e procedura di Chiasso.
Oggi Gattiker ha invece in calendario altri due importanti appuntamenti. In primo luogo incontrerà il Municipio di Chiasso in modo da potersi rendere conto di persona della situazione e delle richieste delle autorità della cittadina di confine che, ricordiamolo, insistono per lo spostamento altrove della struttura d’accoglienza oggi in pieno centro. In un secondo momento, l’alto funzionario si troverà ad un tavolo con il procuratore generale John Noseda. Facile immaginare che con lui dibatterà sugli elementi giuridici della questione e sul ruolo delle forze dell’ordine.
Luca Bernasconi, Corriere del Ticino