Dal Mattino della domenica l Più controlli alla frontiera, meno arrivi rispetto a un mese fa e smistamento rapido verso gli altri Cantoni. Questi i primi risultati ottenuti da SuperNorman, che però avverte: “ Non abbassiamo la guardia”.
Alcune domeniche fa, dalle colonne del Mattino e di alcuni domenicali svizzero-tedeschi, il nostro Consigliere di Stato Norman Gobbi aveva lanciato l’allarme che qualora il flusso di migranti verso Chiasso fosse rimasto alto, si sarebbe dovuto chiudere la frontiera, in quanto Francia e Austria avevano fatto altrettanto. Oggi vediamo i primi risultati di questa proposta del Direttore leghista delle istituzioni, visto il retrocedere del numero di arrivi a Chiasso (nonostante gli sbarchi siano continuati).
Questa diminuzione è dovuta sicuramente ai controlli intensificati sul confine, compiuti grazie all’ottimo lavoro delle Guardie di confine; guardie che sono state rafforzate negli effettivi come richiesto da SuperNorman, spalleggiato pure dai suoi colleghi Direttori di giustizia e polizia degli altri Cantoni. In parallelo, la Segreteria di Stato della migrazione ha attivato maggiori risorse a favore del Ticino, smistando più celermente verso gli altri centri e gli altri Cantoni i migranti arrivati a Chiasso (è di questi giorni l’apertura di ulteriori centri di accoglienza in Romandia e Svizzera tedesca). Inoltre, non va poi sottovalutato il battage mediatico generato dalla pronta reazione del Ticino e del nostro Norman, che sicuramente è giunta anche alle orecchie dei migranti clandestini e dei loro manovratori. In questo senso, la notizia di maggiori controlli e della possibilità di chiusura ha sicuramente fatto desistere alcuni clandestini dal presentarsi a Chiasso.
Nonostante la diminuzione registrata negli ultimi giorni, il numero di arrivi rimane sempre sopra la media dello scorso anno. Non dobbiamo quindi abbassare la guardia: la situazione rimane allarmante, e per questo motivo deve essere tenuta costantemente sotto controllo, come indicato anche da Norman Gobbi, conscio dell’importanza e della necessità di continuare a garantire l’ordine pubblico del Ticino e la sicurezza dei Ticinesi.
Il problema è a monte
Questa vicenda è però disarmante. Se da un lato SuperNorman cerca di sostenere il muro di difesa del nostro Paese, dall’altra la fallita UE e la Fallitalia continuano a non distinguere i clandestini dai richiedenti l’asilo. Infatti, è noto come in questi flussi migratori vi siano molti migranti economici, che non fuggono dai loro Paesi per motivi di persecuzione politica o religiosa. Stando ai dati della Segreteria di stato della migrazione, solo il 5% dei richiedenti l’asilo in Svizzera proviene infatti dal conflitto siriano, mentre la grande maggioranza proviene dall’Africa nera. È quindi imperativo che l’UE faccia i suoi compiti e applichi i trattati che ha sottoscritto con i suoi Stati membri, tra cui la Fallitalia, non riversando i suoi oneri sul Ticino e la Svizzera. Altro che denuncia a Bruxelles per il casellario giudiziario !!!
Non abbassiamo la guardia!
“Guai se questa situazione di calma portasse qualcuno, come avviene in certe aree politiche di sinistra, a voler sminuire il fenomeno e le sue conseguenze”. Queste le parole di monito del Consigliere di Stato Gobbi, che ricorda come oggi i numeri siano ben superiori a un anno fa e al 2011, dopo la presunta ‘primavera araba’.
In questo momento, i migranti e clandestini stanno soggiornando in Italia, negli alloggi a 3 e 5 stelle messi a disposizione dallo Stato renziano, come denuncia Matteo Salvini; ma stando ad analisi effettuate, con l’arrivo dell’inverno e dopo aver capito che l’Italia di soldi ai migranti non ne dà, il moto potrebbe riprendere e l’onda migratoria ripartire senza controllo. In quest’ottica, è incredibile vedere come questi migranti sappiano identificare i Paesi che offrono una grande generosità nei loro confronti (leggi letto, cibo e soldi !!!); tra questi Paesi evidentemente c’è la Svizzera, e la sua porta d’entrata sono Chiasso e il Ticino!
La politica cantonale e quella federale devono quindi seguire con grande attenzione e anticipare le crisi, come ha ben fatto il nostro Consigliere di Stato Norman Gobbi, che ha svegliato la dormiente politica federale sul tema dell’immigrazione, con la speranza che le vacanze estive non la facciano ripiombare in un sonno profondo…
MDD