Articolo pubblicato nell’edizione di mercoledì 14 agosto 2019 de La Regione
Documento presto in governo, i tempi dipenderanno però anche dalle osservazioni
Lunedì prossimo si chiuderà la procedura di consultazione avviata intorno alla metà di luglio dal Dipartimento istituzioni sul progetto di messaggio governativo per il potenziamento del Ministero pubblico. Un rafforzamento dell’organico e dell’azione della magistratura inquirente, al quale il Consiglio di Stato ha già espresso un sì di principio, che si intende concretizzare con un procuratore ordinario in più, da destinare alla squadra di pp che indaga sui reati economico-finanziari. Ma anche con l’assegnazione ai segretari giudiziari, dietro autorizzazione del procuratore generale, di competenze decisionali nel penale ‘minore’, e meglio nell’ambito dei procedimenti contravvenzionali (per esempio emanazione di decreti d’accusa o di non luogo). Queste le principali misure prospettate nel documento spedito in consultazione, in cui si stabilisce pure che la Procura “indirizza al Consiglio di Stato, entro un anno dall’approvazione del messaggio da parte del Gran Consiglio, un rapporto in merito alla riorganizzazione del Ministero pubblico, proponendo i necessari adeguamenti legislativi volti a incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’autorità giudiziaria e dare riscontro alle criticità emerse”. Il procuratore generale, il presidente del Consiglio della magistratura, i vertici del Tribunale d’appello, della Corte dei reclami penali, del Tribunale penale, della Corte di appello e revisione penale, dell’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi e della Pretura penale, nonché il Magistrato dei minorenni, il comandante della Polizia cantonale e l’Ordine degli avvocati (Oati): sono i rappresentanti degli uffici giudiziari e gli enti (nel caso dell’Oati) cui il Dipartimento ha sottoposto il progetto di messaggio. Termine della consultazione, lunedì 19. Dopodiché «valuterò, con la direttrice della Divisione giustizia Frida Andreotti, le varie prese di posizione sulle misure proposte, alle quali, ricordo, il Consiglio di Stato ha avuto un approccio positivo – afferma il capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi –. È mia intenzione portare già a settembre la bozza di messaggio in governo, per l’approvazione. I tempi chiaramente dipenderanno anche dal contenuto delle osservazioni che scaturiranno dalla consultazione». Varato dall’Esecutivo il messaggio definitivo, la parola andrà al Gran Consiglio, dato che per realizzare il potenziamento occorre modificare la Legge sull’organizzazione giudiziaria: prima di approdare al plenum, il documento sarà esaminato e discusso dalla commissione Giustizia e diritti. Se l’aumento del numero dei magistrati otterrà luce verde, i procuratori passeranno da 21 a 22, pg compreso. Nel Canton Ginevra, anch’esso sede di una piazza finanziaria, sono 44…