Accordo tra tutti i Cantoni per finanziare una rete di supporto digitale determinante in questa lotta
Il mese di novembre ha portato una novità molto importante per affinare e aumentare il contrasto alla criminalità informatica e alla pedocriminalità. “In effetti – afferma il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – dal 2021 entrerà in funzione una rete di supporto digitale alle indagini sulla criminalità informatica e di riflesso anche contro la pedocriminalità. Uno strumento che mette in rete tutti i Cantoni e che quindi concentrerà le risorse specializzate nella lotta ai crimini informatici. Tale rete è il frutto di un accordo che è stato raggiunto il 12 novembre scorso dalla Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia. Tutti i Cantoni sosterranno finanziariamente questa rete sviluppata dalla Conferenza dei comandanti cantonali di Polizia”.
È una risposta anche alle critiche sollevate negli ultimi mesi, quando venne giudicato negativamente il passaggio della responsabilità di lottare contro i fenomeni criminali in rete dalla Confederazione ai Cantoni. “Le critiche andavano a colpire ingiustamente il nostro sistema federalista, che invece si è rivelato ancora una volta una carta vincente anche in questo contesto di contrasto al crimine. Infatti – sottolinea ancora il Consigliere di Stato Norman Gobbi – l’accordo tra tutti i Cantoni mette a disposizioni ancora maggiori risorse, una coordinazione più mirata, un’analisi più approfondita del fenomeno, senza dimenticare che la Confederazione dovrà fare ancora la sua parte. Ci stiamo impegnando tutti assieme per lottare contro questa criminalità, che diventa una delle nostre priorità”.
La pedocriminalità rappresenta certamente la manifestazione più odiosa e pericolosa della criminalità informatica. “È proprio per questo motivo che sarà una delle nostre priorità, come detto. A livello organizzativo la Polizia cantonale di Berna coordinerà a partire dal 1. gennaio 2021 la sorveglianza “peer-to-peer”, nonché le indagini segrete in assenza di sospetti condotte dai Cantoni nel campo digitale. Proprio perché questo genere di criminalità si muove senza confini territoriali tra Cantoni e anche tra nazioni, la Confederazione, attraverso la fedpol avrà il ruolo di coordinatrice a livello sovracantonale e transnazionale, in particolare con i partner Europol e Interpol. Inoltre la fedpol potrà indirizzare ai Cantoni le transazioni sospette in ambito di pedocriminalità che giungono dagli Stati Uniti. Ciò faciliterà, per esempio, anche la Magistratura ticinese a istruire i procedimenti penali non appena un sospetto viene confermato. È un buon passo avanti quello che stiamo facendo per arrivare sempre più a individuare personaggi senza scrupoli!”, conclude il presidente del Governo Norman Gobbi.