Dal Mattino della domenica | Non solo emergenza migranti per la Polizia quest’estate. Malgrado la forte pressione alla frontiera e il necessario dispiegamento di forze per far fronte alla situazione che si è palesata quest’estate, i nostri agenti non hanno smesso di lavorare su tutto il territorio per la gestione ordinaria della sicurezza dei ticinesi. I risultati parlano chiaro: un calo dei furti nelle abitazioni del 30% nei primi mesi del 2016.
Se n’è parlato per tutta l’estate: l’emergenza migranti tra Chiasso e Como e il dispositivo messo in piedi dalle forze dell’ordine (Guardie di confine, Polizia cantonale e polizie comunali) per gestire la situazione è stata ampiamente discussa e commentata dai media e dall’opinione pubblica. Situazione che, grazie all’ottimo lavoro di tutti gli attori coinvolti è stata gestita egregiamente e l’operato del nostro Cantone – che ha saputo mostrare ancora una volta un lavoro degno dell’efficienza “made in CH” – è stato anche elogiato di recente dalla Confederazione.
Il tema che ha scaldato gli scorsi mesi estivi è stato quindi quello della gestione dei flussi migratori e più volte ho commentato i fatti che hanno implicato un’attività straordinaria della nostra polizia.
Ma l’attività ordinaria di polizia non si è fermata. Anzi! I nostri agenti hanno continuato nello svolgimento delle loro mansioni a favore della nostra sicurezza. Nel bilancio estivo della Polizia cantonale troviamo cifre molto rassicuranti: in generale, sul nostro territorio, si segna un calo dei furti con scasso del 30% nei primi otto mesi del 2016, con dei picchi che toccano un -55% nel Locarnese e un -50% nel Mendrisiotto. Un risultato importante se pensiamo che in estate, a causa soprattutto di partenze per vacanze, i furti solitamente tendono ad aumentare. Tornando inoltre a marzo di quest’anno, abbiamo raggiunto uno dei record più positivi a livello di reati commessi nel Canton Ticino, toccando il minimo degli ultimi dieci anni.
Questi risultati sono sicuramente frutto di una maggiore e migliore presenza sul territorio da parte della Polizia cantonale e delle Polizie comunali, e della collaborazione attivata in quest’ambito anche con le Guardie di confine. Un importante contributo in questo senso da parte del mio Dipartimento è stata la regionalizzazione della Gendarmeria. Un progetto di riorganizzazione che ho voluto introdurre e che ha permesso di riportare fisicamente i nostri agenti più presenti sul terreno, a contatto con la popolazione.
E sono anche i cittadini, tutti i Ticinesi, ad aver contribuito a ottenere questo risultato. È importante ricordarlo: i cittadini sono le nostre sentinelle sul territorio. E il compito della sentinella è quello di allertare e segnalare alle forze dell’ordine le situazioni sospette che spesso portano a dei fermi.
In generale è proprio questo che fa la differenza sul nostro territorio, ticinese e svizzero: la collaborazione tra cittadino e autorità. Tutto questo contribuisce ad alimentare il senso di sicurezza collettivo percepito sul territorio.
Qualcuno potrebbe dire che ora che i reati sono diminuiti così nettamente, non è forse più opportuno tenere la tensione così alta e sarebbe invece il caso di adeguare gli effettivi della polizia alla situazione attuale. Come Direttore del Dipartimento delle istituzioni ritengo invece il contrario! Non dobbiamo abbassare la guardia proprio adesso: bisogna continuare sulla stessa strada. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza una maggior presenza degli agenti in divisa su tutto il nostro territorio.
Possiamo ancora migliorare. Lo vediamo soprattutto con la situazione nel Malcantone, dove la diminuzione è stata meno marcata rispetto al resto delle altre regioni. In questa parte del nostro Cantone infatti la presenza della polizia è un po’ meno marcata – per l’estensione del territorio – e la vicinanza con l’Italia offre spesso più vie di fuga ai malviventi. Per questo è fondamentale continuare a lavorare in questa direzione facendo gioco di squadra.
Il connubio tra lavoro delle Autorità, più presenza sul territorio delle nostre forze dell’ordine e il ruolo da protagonisti dei cittadini-sentinella rende il nostro Cantone sempre più sicuro. Continuiamo a lavorare insieme per rendere il Ticino sempre più accogliente. Per la nostra sicurezza e per il nostro benessere.
Norman Gobbi,
Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni