Una maggiore tempestività al servizio del cittadino
Nell’ultima seduta di Consiglio di Stato è stato approvato il messaggio che chiede al Gran Consiglio un credito di 6.55 milioni di franchi per aggiornare la rete radio nazionale di sicurezza Polycom. Sarà così garantita la funzionalità e la disponibilità della rete fino almeno al 2030 attraverso un aggiornamento della piattaforma attuale. Il progetto è coordinato dall’Ufficio federale della protezione della popolazione.
Sono soddisfatto del sostegno ottenuto dai colleghi di Governo poiché si tratta del principale sistema di comunicazione delle autorità e delle organizzazioni attive nel campo della sicurezza e del salvataggio. Sono infatti oltre 55’000 gli utenti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni che possono trasmettere conversazioni e piccole quantità di dati tramite un’infrastruttura condivisa.
Le soluzioni tecnologiche innovative che possono facilitare il lavoro quotidiano sono da implementare in quanto necessarie per incrementare l’efficienza, l’efficacia e la sicurezza degli interventi.
La società evolve e occorre adattarsi al cambiamento per fornire la giusta risposta alle possibili minacce odierne: penso in particolare al terrorismo, alle infiltrazioni criminali, alla radicalizzazione e alla mobilità accresciuta delle persone. La criminalità si sposta rapidamente e non possiamo limitarci al solo controllo del nostro territorio. Lo scambio di informazioni diventerà sempre più importante e farà la differenza tra un successo e un insuccesso operativo. Per questo, oltre all’aggiornamento della rete radio, per i servizi della Polizia cantonale sono previsti ulteriori strumenti informatici e la connessione alle più ampie banche dati settoriali. Questo per semplificare gli impieghi nazionali e internazionali e le operazioni di polizia giudiziaria. La possibilità di disporre di strumenti al passo con i tempi permette di agire con maggiore tempestività, ma soprattutto di lavorare d’anticipo sulla prevenzione.
Una rete radio più performante
La rete Polycom consente la comunicazione criptata che, contrariamente a quanto accadeva in passato con la radio analogica, impedisce l’ascolto da parte di privati o organizzazioni criminali. In Ticino vi sono oltre 2’500 radio portatili, sui veicoli e fisse nelle centrali, gestite dal servizio tecnico della Polizia cantonale. Inoltre, la rete Polycom di proprietà del Cantone verrà a breve resa resistente ai blackout per almeno tre giorni consecutivi con il potenziamento delle batterie e la collaborazione con la Protezione civile. Con il rafforzamento della rete Polycom sarà facilitata la trasmissione di volumi superiori di dati, voce, immagini e altro.
Una migliore prontezza d’intervento
Sempre con l’obiettivo di una maggiore collaborazione e comunicazione tra le singole entità, il prossimo 19 settembre verrà inaugurata la nuova Centrale comune d’allarme (CECAL): essa creerà le premesse ideali per il perfezionamento di tutti gli interventi sul territorio rafforzando la collaborazione tra i partner (Polizia cantonale e Guardie di confine). La scelta di mettere sotto un unico tetto le principali unità d’intervento non potrà che agevolare il lavoro, anche grazie alla prossimità degli uffici. La CECAL fungerà da mezzo di condotta (numeri telefonici 112 e 117), coordinerà e dispiegherà i mezzi di soccorso attraverso la rete Polycom. Nel 2020 si concluderà l’integrazione con l’inserimento della Centrale cantonale d’allarme dei pompieri (118), attualmente gestita dal Corpo civici pompieri di Lugano. Pertanto, l’unico numero d’emergenza che non sarà integrato è quello di Ticino Soccorso (144).
La prontezza d’intervento risulta spesso fondamentale. In questo contesto, la creazione di un unico spazio condiviso come la CECAL e il rafforzamento dell’efficienza della rete Polycom non potranno che giovare a tutti i cittadini ticinesi. Un traguardo importante per la sicurezza del nostro Cantone.